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Il Centrafrica ricorda in grande stile Prigozhin e Utkin

Il Centrafrica ricorda in grande stile Prigozhin e UtkinIl monumento ai Wagner di fronte all'Università di Bangui, ieri – Wagner Z Group/Pmc Wagner'z via Telegram

Cerimonia a Bangui L'unica commemorazione al mondo dei capi del gruppo Wagner. Presenti il presidente Touadera e i vertici della compagnia di mercenari russi, che mantiene nel paese la loro roccaforte

Pubblicato circa un anno faEdizione del 26 settembre 2023

Domenica pomeriggio a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana (Rca), si è tenuta una cerimonia talmente importante che ha visto la partecipazione del Presidente Faustin-Archange Touadera e del suo primo consigliere, Fidel Guanjica. Hanno deposto delle corone di fiori sotto al Monumento della protezione civile, una statua che raffigura due mercenari russi e due soldati centrafricani che proteggono, armi in pugno, una donna che abbraccia i suoi bambini. Ai piedi della statua si notavano due ritratti: uno di Yevgeny Prigozhin in mimetica, il fondatore ed ex-capo della Wagner morto in un incidente aereo il 23 agosto, e uno di Dmitry Utkin in borghese, suo socio ed ex-comandante Wagner.

Si tratta della prima commemorazione pubblica al mondo degli ex-capi del gruppo mercenario Wagner PMC, celebrazione negata dalle autorità russe, che in patria hanno imposto per i due funerali privati, ma che in Repubblica Centrafricana, dove Wagner ha il suo quartier generale africano, ha avuto un’eco importante. Alla commemorazione erano presenti ufficiali delle Forze Armate e della Polizia, la banda dell’esercito al completo che ha intonato l’onore ai caduti, Vitaly Perfilev, ex-combattente Wagner in Siria e Centrafrica oggi a capo del gruppo a Bangui e consigliere personale per la sicurezza di Touadera. Con loro e con Dimitry Syty, direttore del centro culturale russo, sotto al cocente sole di fine settembre, una decina di persone, civili muniti di bandierine russe, magliette celebrative con la scritta “Je suis Wagner” e uno striscione bianco con la frase, in francese e calligrafia incerta, “Prigozhin, il miglior amico del Centrafrica”. Alla cerimonia, Touadera si è presentato con una scorta mista di guardie personali, metà centrafricani e metà russi.

Il monumento ai Wagner si trova di fronte all’Università di Bangui, lungo il viale dei Martiri, a pochi passi dallo stadio Berthelemy Boganda, dove ogni settimana si proietta gratuitamente Turiste, action movie di propaganda prodotto da Wagner che racconta di come i russi hanno respinto l’assalto alla capitale da parte dei ribelli armati, alla fine del 2020. La statua, inaugurata nel 2021, ha almeno tre sorelle: a Luhansk, nell’Ucraina occupata, a Palmira, in Siria, e a Krasnodar, in Russia. Tuttavia, quella di Bangui è la più grande di tutte: a differenza delle altre, che ritraggono il “soldato protettore”, è più complessa e simbolica ed è stata inaugurata anch’essa da Touadera con una cerimonia ampiamente coperta anche dai media russi.

Media che, invece, hanno ignorato la memoria dei Wagner: le uniche foto disponibili sono state diffuse da un account Telegram del gruppo. Dalla morte dei loro capi, la reazione dei russi in Centrafrica è stata il silenzio e nel frattempo il gruppo ha accolto nuovi colleghi e un pezzo della struttura amministrativa che Wagner sta smantellando in Bielorussia.

I capi locali dei Wagner, invece, sono sempre gli stessi. Perfilev, che ha un profilo più operativo, e Syty, che rappresenta “la cassa” dei Wagner: miniere d’oro e di diamanti, commercio di legname pregiato, produzione locale di vodka e birra, supermercati e ristoranti. Il tesoro africano di Prigozhin è sempre più nelle mani dello Stato russo, che sta riorganizzando il gruppo assorbendolo nel Ministero della Difesa: non a caso il viceministro della Difesa russo Yunus-bek Yevkurov è stato, non più di dieci giorni fa, proprio a Bangui.

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