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Il caso dei «mercenari» cubani. L’Avana smentisce

Il caso dei «mercenari» cubani. L’Avana smentisceIl presidente cubano Miguel Díaz-Canel – Ap

Cuba I media anti-castristi montano un caso senza prove, solo "testimonianze" anonime di giovani cubani arruolati in Russia. Il governo: non è vero

Pubblicato circa un anno faEdizione del 6 settembre 2023

Ad agosto una ex spia sovietica di origine ucraina, Yuri Borysovych Shvets oggi residente negli Usa, ha dichiarato che «Cuba pianifica di inviare forze speciali in Bielorussia, dove potranno essere utilizzate (dai russi) contro l’Ucraina». Naturalmente senza prove.

Qualche mese prima, il Cremlino aveva annunciato che agli stranieri che si fossero arruolati sarebbe stata data la cittadinanza russa (estesa ai familiari).

Si ebbe notizia di qualche caso isolato di giovani cubani che vivevano in Russia (ai cubani non è richiesto visto di ingresso) e avevano intravisto la possibilità di ottenere la residenza arruolandosi. Forse avevano avvisato di tale possibilità parenti o amici.

CASI ISOLATI appunto. Che ebbero presto a pentirsi una volta presi nell’ingranaggio degli addestramenti. Il fatto è diventato un caso internazionale agitato da media collegati alla contra anticastrista negli Usa o a Madrid che ogni giorno in rete bombardano i cellulari dei cubani (e non solo) con notizie e commenti sulle malefatte della «dittatura» dell’Avana.

Negli ultimi tempi América Tevé ha battuto sul tasto dando notizia di due «adolescenti» cubani che «avevano denunciato di essere stati ingannati e inviati come reclute in Russia per partecipare all’invasione dell’Ucraina».

Presto altri cubani anonimi hanno inviato la loro «testimonianza»su supposti centri di arruolamento dove un paio di decine di giovani sarebbero stati esaminati per essere arruolati.

Al coro si sono aggiunti alcuni familiari che hanno lanciato un appello affinché i supposti coscritti con l’inganno o la promessa di potersi poi trasferire con famiglia in Russia – tutti amaramente pentiti e per questo oggetto di maltrattamenti – potessero essere rimpatriati a Cuba.

DA GIORNI l’argomento è ripetuto da media online anticastristi, come il Diario de Cuba (Madrid) o Cibercuba (Florida) delineando una supposta tratta di mercenari.

Le notizie sono state negate dal ministero degli esteri cubano: «Informazioni distorte che cercano di presentare Cuba come complice» di organizzazioni che in Russia cercano «di incorporare cittadini cubani residenti, e anche qualcuno proveniente da Cuba, nelle forze militari che partecipano alle operazioni belliche in Ucraina».

«Cuba – continua la nota – non è parte del conflitto in Ucraina» (anche se mai ha parlato di invasione da parte dei russi) e «si batte contro ogni mercenarismo che implichi che cittadini cubani usino armi contro qualsiasi paese».

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