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Il campione e il presidente

Il campione e il presidenteKylian Mbappè esulta dopo il gol alla Juventus – foto Ansa

Calcio Non era una boutade: a convincere l'asso del Paris Saint Germain Kylian Mbappè a a rimanere ancora legata al club è stato proprio Emmanuel Macron

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 8 settembre 2022

Quello che pareva solo un chiacchiericcio, una supposizione, è stato poi confermato dalle parti, Emmanuel Macron ha contattato in estate personalmente l’asso francese del Paris Saint Germain Kylian Mbappè per spingerlo a non lasciare Parigi per il Real Madrid. Un’invasione di campo, nulla ovviamente di illegale, in ogni caso uno sconfinamento della politica nel calcio. Non è certo la prima volta, ma in questo caso si può considerare un affare di stato.

QUALCHE MESE fa il il rieletto presidente della Francia, tra la presidenza del semestre europeo, i grattacapi della guerra in Ucraina, la complicata interlocuzione con Vladimir Putin e le dispute interne successive al voto, ha trovato il tempo per convincere l’asso del Psg a rifiutare il Real – con cui aveva già un accordo da mesi – per restare sotto la Torre Eiffel. La suggestione utilizzata per arrivare al risultato: Mbappè sportivo di punta delle Olimpiadi francesi del 2024, simbolo dell’integrazione transalpina. Macron è intervenuto quindi non in quanto tifoso del club parigino (invece è acceso tifoso del Marsiglia) ma perché Mbappè incarnerebbe al meglio la politica multietnica francese, uno spot perfetto per i Giochi olimpici nella capitale. Il rapporto tra il presidente francese e Mbappè si è consolidato in occasione dei Mondiali russi di quattro anni fa, in merito a un programma di valorizzazione del calcio in Africa. Addirittura il capo dell’Eliseo tempo fa ha scritto una lettera a Mbappè pubblicata da L’Equipe, indicandolo come un modello della Francia “che guarda alle stelle ma con la testa sulle spalle”.

E NON E’ STATA l’unica sortita della politica francese nella querelle Mbappè, che se possibile ha deteriorato ancora di più i rapporti già tesi tra Psg e Real Madrid: anche l’ex presidente Nicolas Sarkozy, lui accanito tifoso del Psg e anche tra i più attivi per l’arrivo degli emiri alla proprietà del club, si sarebbe schierato per convincere Mbappè a trattenersi a Parigi e a vincere il Pallone d’Oro con il club francese. Insomma, Macron ha tirato la volata a Mbappè per il rinnovo da 300 milioni di euro – secondo il New York Times che ha recentemente intervistato la punta del Psg e della nazionale francese, il conto in banca di Mbappè salirà di 208 milioni di euro solo nel 2022. Sarebbe forse il caso che la stella del Psg riconoscesse almeno una percentuale al numero uno dell’Eliseo…

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