È tornato alla sua antica passione e di politica non ne vuole più sapere, il professore Ignazio Marino, neppure dopo che la Cassazione ha chiuso definitivamente in suo favore lo strumentale tormentone «scontrini pazzi» che il M5S e il Pd avevano usato nel 2015 per far cadere la sua scomoda giunta. Ma da Philadelphia, dove ormai vive stabilmente ed è titolare di una prestigiosa cattedra alla Thomas Jefferson University, senza darlo troppo a vedere, mantiene un occhio sulle travagliate vicende del centrosinistra italiano e sulle tristi sorti della sua Roma. Lo sguardo di un «marziano». C’è qualcuno della vecchia dirigenza...