La Corte suprema degli Stati uniti ha deciso di continuare a proteggere Google, Twitter e, per estensione, tutte le piattaforme social, dall’essere ritenute responsabili per i post pubblicati dai propri utenti. La decisione lascia in vigore, per ora, quell’ampio scudo che protegge le aziende tecnologiche, da Reddit a Tinder, fornito dalla Sezione 230 del Communications Decency Act, una legge che risale al 1996 e che protegge le piattaforme online da azioni legali relative ai contenuti pubblicati dagli utenti. La protezione era stata messa in discussione in due casi: nel 2016, la famiglia di una studentessa universitaria americana di 23 anni,...