La sua non era una metafora politica e tantomeno un incitamento elettorale, ma puro e semplice linguaggio nazista. Finisce alla sbarra del tribunale di Halle (Sassonia-Anhalt) Björn Höcke, leader di «Der Flügel», la corrente di ultradestra di Alternative für Deutschland, il partito fascio-populista attualmente al secondo posto nei sondaggi nazionali dietro alla Cdu. Secondo i giudici durante il comizio a Merseburg nel 2021 Höcke ha scandito il famigerato slogan delle Sa: «Tutto per la Germania!» pienamente consapevole del suo significato implicito. Da qui il rinvio a giudizio con l’accusa di «diffusione di contenuti legati a organizzazioni politiche vietate dalla legge» che si terrà proprio a Merseburg.

Grana pesante per Alice Weidel, segretaria di Afd e candidata-cancelliera alle prossime elezioni federali, concentrata a ripulire l’immagine del partito sporcata di nero soprattutto in Turingia dove Höcke da deputato del Parlamento locale guida l’ala interna dichiaratamente razzista. Ma il processo all’uomo-simbolo dei nazionalisti tedeschi è una brutta notizia anche per i leader stranieri, a partire da Matteo Salvini, primo sponsor di Afd (che non è più il fratello minore della Lega), impegnato a immaginare i futuri assetti europei.

Gli stessi a cui lavora la premier Giorgia Meloni, appesa al filo tirato dal capogruppo Ppe, Manfred Weber, ma anche sempre a bagno nel mare dei sovranisti d’Europa. Non è passato nemmeno un mese dall’altro caso Höcke, innescato dalle sue incredibili dichiarazioni sulla scuola dettate dall’esperienza di ex insegnante. «Servono classi separate per gli alunni disabili» è la soluzione, sempre di stampo nazista, del leader di Afd.

Nella scorsa primavera gli era stata revocata l’immunità parlamentare con lo sblocco dei procedimenti penali pendenti per «propagazione dell’odio sociale», mentre la ministra dell’Interno, Nancy Faeser (Spd), aspirante-governatrice dell’Assia alle elezioni del prossimo 8 ottobre, ha promesso che impedirà con ogni mezzo a Höcke di tornare alla vecchia professione al termine della carriera politica. In Assia Afd è a soli tre punti dai socialdemocratici, ricordano i sondaggi sul tavolo di Faeser che non a caso «da sinistra» chiede un altro giro di vite sui migranti.