La sottovalutazione dello sforzo bellico per conquistare la capitale da parte del generale cirenaico Haftar è ormai chiara. A una settimana dal lancio dell’offensiva che avrebbe dovuto dargli campo libero nella capitale, sottomettere le milizie di Tripoli e garantirgli un podio più alto nella conferenza nazionale libica che avrebbe dovuto iniziare domenica prossima a Ghadames, al confine con l’Algeria, le sue truppe – il Libyan national Army – fino a ieri sera erano ancora impantanate nei sobborghi meridionali della città. Conquistano posizioni, come la caserma della quarta brigata ad Aziziya, con un bottino di vecchie armi risalenti ai tempi del...