Giocate a fare la guerra
Africa I videogame sono la nuova frontiera della cyberwar russa: con African Dawn, i giocatori impersonificano i golpisti del Sahel per «prendere a calci nel sedere la Francia»
Africa I videogame sono la nuova frontiera della cyberwar russa: con African Dawn, i giocatori impersonificano i golpisti del Sahel per «prendere a calci nel sedere la Francia»
La propaganda russa approda nel mondo dei videogiochi per espandere la propria influenza, specialmente in Africa. Il mercato africano del gaming (videogiochi online) è cresciuto a un ritmo incredibile negli ultimi anni: nel 2021 i gamer africani sub-sahariani erano 186 milioni, triplicati nei sei anni precedenti, e, secondo il World Economic Forum, nel 2024 l’Africa si è consolidata come il mercato più in rapida crescita per l’industria del gaming.
Questo articolo potrà sembrare merce per appassionati ma, in realtà, tratta di politica. Quella molto spicciola.Il gaming è un mercato interessante per volumi di fatturato (globalmente 350 miliardi di dollari nel 2023) ma anche per il potenziale che questo ha per la propaganda, sopratutto quella bellica, su cui la Russia va fortissima: il noto streamer russo Grisha Putin ha annunciato il rilascio (avvenuto il 12 luglio) di una modifica in russo per il gioco di strategia Heart of Iron IV (HoI4, un gioco che non avendo requisiti grafici complessi non richiede hardware costosi e può essere giocato anche con un semplice smartphone).
La modifica, che si chiama African Dawn e permette ai giocatori di guidare un Paese dell’Alleanza degli Stati del Sahel (Burkina Faso, Niger o Mali), la Nigeria o il Ciad, è stata sviluppata da Grisha Putin e da Africa Initiative, un’agenzia stampa russa verticale sull’Africa, legata al Cremlino e fondata ad ottobre 2023 da un ex-dirigente dei servizi russi. I giocatori potranno impersonare uno dei leader golpisti del Sahel, quelli che per usare il linguaggio di Grisha «prendono a calci nel sedere la Francia».
Potranno realizzare una Confederazione di Stati o riportare questi stessi Paesi al loro passato coloniale, fronteggiare il terrorismo o allearsi con esso, chiamare nuovi partner, avviare campagne militari. L’intento è palese e lo ha spiegato lo stesso Grisha Putin: «La Russia dovrebbe sviluppare i propri videogiochi come uno strumento più efficace per comunicare con i giovani di tutto il mondo».
Grisha Putin, all’anagrafe Grigoriii Aleksandrovich Korolev, è nato nel 2005 a Mosca. A 16 anni, prima ancora dell’invasione dell’Ucraina, è diventato uno degli streamer di HoI4 più in vista e più in crescita di tutti, anche forse per l’approccio marcatamente nazionalista che ha sempre mostrato durante il gioco. Ha costruito una grande fanbase anche in Europa occidentale, in larga parte persa dopo il febbraio 2022, e nonostante i numeri non particolarmente importanti (su Twitch il suo canale è bloccato, su YouTube ha circa 20.000 follower) mantiene un peso importante: la modifica ha fatto più di 15.000 download in dieci giorni.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina Grisha è diventato un pezzo importante della propaganda online russa: ha detto di avere fatto la tessera di Russia Unita, il partito di Putin, ha provato ad arruolarsi, con scarso successo, nell’esercito e in polizia e ha trasmesso diverse stream di Hoi4 vestito con equipaggiamento militare dagli uffici del quartier generale di Wagner PMC, la società di mercenari di Evgenji Prigozhin.
È la nuova frontiera della cyberwar russa, che fino a oggi si limitava agli hacker e alle fabbriche di troll. Il 20 luglio, la redazione di Africa iniziative sulla Torre Federaciya di Mosca ha ospitato uno streaming di Grisha su Africa Dawn. All’incontro era presente anche l’ambasciatore del Burkina Faso in Russia, Vital Placid Simpore. La modifica del gioco permetterà di andare, ad esempio, in Burkina Faso. Gli eventi partono il 30 settembre 2022, data non casuale: quel giorno Ibrahim Traoré, capitano delle Forze Armate del Burkina Faso, ha guidato il secondo colpo di stato militare nel Paese in meno di un anno.
Traoré, e anche chi sceglierà di impersonarlo nel gioco, ha preso il potere dopo un attacco su larga scala a Djibo, quando i jihadisti attaccarono un convoglio scortato dall’esercito di 150 camion carichi di cibo destinato alle popolazioni locali: il decimo attacco massiccio dal febbraio di quell’anno, in un Paese in cui il 40% del territorio è sotto il controllo di gruppi jihadisti. Questo è il contesto che il giocatore troverà al suo arrivo.
Grisha ha dato qualche elemento in più: i golpisti dovranno fare delle scelte, che determineranno le traiettorie geopolitiche nell’andamento del gioco. In caso di vittoria contro le resistenze francesi e dei Paesi vicini, gli stati golpisti potranno allearsi e ricevere sostegno tecnico-militare dalla Russia. «I terroristi sono dalla parte del neocolonialismo. E il mio sogno principale è la vittoria sul colonialismo, sul terrorismo e il raggiungimento della piena sovranità» ha dichiarato il diplomatico africano.
Su Vkontakte, il social network più grande in Russia, African Dawn è descritta come «una mod per Hearts of Iron IV che ti porta nel cuore del continente africano, sull’orlo del cambiamento. Gruppi terroristici, alimentati da forze oscure, stanno provocando caos e distruzione nel tentativo di interrompere il delicato equilibrio». Anche se i numeri non sono ancora particolarmente importanti, la vetrina che stiamo guardando mostra un nuovo potenziale di come si fanno la guerra e la propaganda nel XXI secolo: oggi l’età media in Africa è inferiore a 19 anni.
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