Fusione nucleare riuscita negli Usa, salvezza energetica in arrivo (fra trenta o quarant’anni)
Il Dipartimento dell’energia Usa ha confermato le anticipazioni pubblicate nei giorni scorsi da Financial Times e Washington Post sull’esperimento di fusione nucleare realizzato a Livermore (California) nella National Ignition Facility. […]
Il Dipartimento dell’energia Usa ha confermato le anticipazioni pubblicate nei giorni scorsi da Financial Times e Washington Post sull’esperimento di fusione nucleare realizzato a Livermore (California) nella National Ignition Facility. […]
Il Dipartimento dell’energia Usa ha confermato le anticipazioni pubblicate nei giorni scorsi da Financial Times e Washington Post sull’esperimento di fusione nucleare realizzato a Livermore (California) nella National Ignition Facility. In un’attesa conferenza stampa, il direttore del programma ha spiegato che la fusione nucleare ha generato un’energia pari a 3,1 milioni di joule dopo essere stata innescata da un’energia pari a 2 milioni di joule trasmessi da una radiazione laser. L’esperimento ha generato dunque 1,5 volte l’energia di ingresso, con un’efficienza superiore a quella circolata nelle anticipazioni. I responsabili del progetto hanno però confermato che l’alimentazione del laser ha richiesto circa 300 milioni di joule, dunque cento volte più dell’energia prodotta. Al momento, dunque, il processo non risulta ancora sostenibile e molti problemi tecnologici devono ancora essere superati. Oltre all’efficienza energetica, c’è anche la questione della preparazione del combustibile: attualmente, produrlo richiede circa 7 mesi di lavoro. L’uso civile della fusione, hanno dichiarato i responsabili del programma «non richiederà cinquanta o sessant’anni, ma forse trenta o quaranta».
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