Vittorio Arrigoni. Tra noi c’è chi lo ha conosciuto direttamente, chi grazie ai suoi scritti e video, chi attraverso la generosa famiglia; c’è anche chi ha portato, come lui, il proprio contributo alla causa operando in territorio palestinese, e proprio per questo ha vissuto il suo rapimento e il successivo assassinio come un fulmine che schianta la terra a pochi metri di distanza. Stile sobrio, per nulla contaminato dall’odio verso chicchessia, neppure nei confronti di chi lo ha incarcerato e indicato come «target», laicamente internazionalista, ancorato ai valori universali della Resistenza, forte della semplice descrizione della realtà, prima e dopo...