Ho conosciuto Franco Cassano negli anni ’90 quando era uscito da poco il saggio che l’ha reso famoso nel mondo: Il pensiero meridiano. Il testo che poi è diventato oggetto di culto per più generazioni, non solo meridionali, un approccio con cui il Sud del mondo può guardare al suo futuro senza restare succube del modello capitalistico dell’Occidente industrializzato.

Una svolta nel pensiero meridionalista che faceva i conti con la modernità senza nostalgie retoriche, ma evitando i luoghi comuni sul Mezzogiorno che doveva inseguire, secondo la vulgata, la stella polare del Nord.

“Pensiero meridiano” significa andare oltre, è una filosofia del vivere (non a caso molti hanno detto che Franco Cassano sia stato più un filosofo che un sociologo) che parte dal sentire dei popoli che si affacciano su questo grande lago che chiamiamo Mediterraneo.

Un modo per scoprire il limite che il mare ci pone, ma anche la forza della sua massa liquida che ci connette e ci interroga. Un modo per dire che il Sud d’Italia come i Sud del mondo devono pensare a costruire il proprio futuro senza farsi colonizzare da modelli esterni, senza inseguire mete che li snaturerebbero, come purtroppo è in gran parte avvenuto.

Un modo per scavalcare il muro decrepito del meridionalismo piagnone, quanto per rigettare l’inseguimento dei vincitori, senza cadere nella trappola del Sud contro il Nord, della secessione meridionale, come quella auspicata da Pino Aprile e dai suoi seguaci neoborbonici.

Il “pensiero meridiano” ha ispirato decine e decine di iniziative, di gruppi culturali, artistici, che sono stati conquistati da questo modo di guardare al mondo, persino in campo enogastronomico con importanti chef e esperti che si sono fatti guidare da questo magnete.

Ma, quello che è mancato finora è chi, a livello politico raccogliesse la forza di questa elaborazione intellettuale per tradurla in una serie di proposte politiche concrete.

Franco ci ha provato, anche con il suo impegno politico in prima persona, ma è stato fagocitato da un partito, il Pd, che ha perso la bussola e non la cerca più.

Il fatto che il “pensiero meridiano” sia ancora attuale e entusiasmi le nuove generazioni mi fa ben sperare che il seme gettato da Franco Cassano farà germogliare altre piante ricche di frutti.

Grazie Franco per la tua umanità, la forza delle tue idee, e per la fortuna che ho avuto di godere della tua amicizia.