In un clima incandescente, a pochi giorni dal primo turno delle elezioni regionali su cui si allunga l’ombra del Fronte nazionale, il governo distilla informazioni angoscianti per rendere sempre più favorevole il terreno dell’accettazione delle leggi d’emergenza. Per il primo ministro, Manuel Valls, lo stato d’eccezione potrebbe venire «prolungato» alla scadenza dei tre mesi, il 26 febbraio. Il portavoce del governo, Stéphane Le Foll, chiude la bocca a chi comincia a protestare contro la limitazione delle libertà: «Ci assumiamo completamente la responsabilità sullo stato d’emergenza» sia per gli islamisti radicali ma anche per i «casseurs», cioè i militanti ecologisti e...