Dopo una campagna elettorale a dir poco complicata, e con un risultato che per ore è stato un testa a testa serrato, il 53enne John Fetterman ha vinto con il 50.5%, ed è il nuovo senatore della Pennsylvania, uno degli stati in bilico più importanti del Paese.

Fetterman ha sconfitto il ricco cardiochirurgo e personaggio televisivo Mehmet Oz, candidato filo Trump, che aveva incassato l’endorsement di The Donald basando la sua campagna sullo scetticismo verso la gestione troppo rigida di Biden della pandemia.

Inizialmente la candidatura di Fetterman era sembrata facile come una passeggiata, poi, a pochi giorni dalle primarie era stato colpito da un ictus, aveva avuto bisogno di sottoporsi a un’operazione per impiantare un pacemaker, e per 2 mesi si era potuto dovuto limitare a fare campagna elettorale solo tramite collegamento video. A fatica era tornato a riprendersi le piazze, ma dovendo ricorrere spesso ai sottotitoli durante le interviste.

ALTO DUE METRI, laureato ad Harvard, prima di diventare vice governatore della Pennsylvania Fetterman aveva cominciato la sua carriera politica come sindaco di Braddock, un paese di 2000 anime che ha guidato per 13 anni, dal 2006 al 2019. Sul braccio si è tatuato le date di tutti gli omicidi commessi in città mentre era il sindaco in carica, e si presenta sempre in pubblico in felpa nera e bermuda, lontano anni luce dallo stereotipo dell’uomo di partito diretto al Congresso.

Nel comizio finale della campagna, comparso al fianco di Obama e Biden che erano andati a Philadelphia per sostenere la sua candidatura, aveva rovesciato a suo favore gli attacchi della destra che lo descriveva come inadatto al ruolo di senatore per via dell’ictus, i cui strascichi erano sembrati evidenti durante il dibattito con Oz.

«Se sarò eletto – aveva detto dal palco – farò in modo che tutti abbiano la possibilità di avere accesso alle stesse cure che ho ricevuto io, che mi sto riprendendo in tempi brevi da un ictus. Tutti hanno diritto a questa sanità».

La campagna elettorale di Fetterman è stata, obtorto collo, principalmente incentrata sul rimandare al mittente gli attacchi di Oz riguardo il suo stato di salute, e riuscendo anche a veicolare il messaggio che voleva far arrivare al suo target elettorale: quella classe lavoratrice bianca che, sentendosi abbandonata dall’élite democratica, si è rivolta al populismo destrorso di Trump.

«QUESTA VITTORIA è per il futuro di ogni comunità in tutta la Pennsylvania – ha detto Friedman durante il discorso pronunciato nella notte e annunciato dal basso di Back in Black degli AC/DC – per ogni piccola città o persona che si è sentita abbandonata, per ogni lavoro perso, per ogni fabbrica che è stata chiusa e per ogni persona che ha lavorato duramente».

Anche se le principali idee politiche di Fetterman corrispondono in gran parte a quelle di altri senatori democratici, un po’ perché il centro del partito si è spostato molto più a sinistra, un po’ grazie alle sue doti comunicative, il neo senatore è riuscito a convincere moderati e liberal, e a surclassare gli altri candidati dem in aree che negli anni precedenti avevano dato al Gop degli enormi margini di vittoria.

FETTERMAN ANDRÀ ORA ad occupare il seggio che per anni era stato del senatore repubblicano Pat Toomey, appena andato in pensione, strappando così un seggio cruciale per i repubblicani, e consegnando al partito democratico sia un vantaggio cruciale che una lezione di comunicazione politica su come fare campagna elettorale: andando casa per casa e confrontandosi con gli elettori.

Il risultato é che la Pennsylvania e i suoi 19 voti al Collegio elettorale sono ora il campo di battaglia più prezioso in vista del 2024.