Sull’adunata spiritica che ogni anno si ripete in via Acca Larentia a Roma per ricordare l’inutile e feroce uccisione di tre giovani missini nel gennaio del 1978, non c’è in realtà molto da dire se non riscoprire, inspiegabilmente sorpresi, che i fascisti esistono. Converrebbe aggiungere che quelli in maschera, con tutto il loro torvo repertorio simbolico e le loro coreografie, sono di gran lunga preferibili a quelli in doppiopetto che nel corso del tempo, dopo essere stati “afascisti”, hanno talvolta finito per dichiararsi, sia pure a denti stretti, antifascisti. I primi si fanno onestamente riconoscere, mettono in imbarazzo i secondi...