Editoriale

Farmaci e vaccino contro il covid-19 per tutti

Farmaci e vaccino contro il covid-19 per tuttiRicerca sul Covid-19 a Seattle – Ap /LaPresse

L’appello Un gruppo di medici, esperti di salute pubblica, accademici, intellettuali e associazioni avverte: possibili monopoli possono solo prolungare questa pandemia. Tra i primi firmatari Silvio Garattini, Presidente Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e Claudia Lodesani, Presidente Medici Senza Frontiere Italia

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 aprile 2020

L’epidemia di Covid-19 si sta lasciando dietro un’enorme sofferenza, una devastazione umana e sociale difficile da raccontare e, pur provocando un numero di vittime enormemente inferiore ad altre epidemie, come HIV/AIDS o tubercolosi, sta producendo un danno globale incommensurabilmente maggiore in termini di impatto economico e abitudini di vita.

Per ridurre l’impatto e la mortalità provocati dal Covid-19, oltre alla prevenzione e al controllo della malattia, resta essenziale lo sviluppo di trattamenti efficaci, di strumenti diagnostici e di un vaccino.

L’attuale pandemia ha sottolineato con grande evidenza la centralità dell’intervento pubblico, coordinato anche a livello internazionale, nel campo della ricerca e in tutto ciò che concerne la tutela della salute.

Il Ministero della Salute e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) hanno predisposto studi clinici per testare l’efficacia e la sicurezza di alcuni farmaci per il trattamento dell’infezione: si stanno sviluppando oltre 50 potenziali vaccini di cui almeno 3 sono entrati nella prima fase di trials clinici, l’OMS ha lanciato studi clinici internazionali.

Sarà fondamentale una volta che questi prodotti saranno immessi sul mercato garantirne un accesso equo e sostenibile tutelando il diritto alla salute.

Prodotti innovativi sono spesso il risultato di un impegno collettivo di enti pubblici, filantropici e privati che includono ricercatori, finanziatori, medici e pazienti, il cui risultato finale deve essere reso disponibile e accessibili a tutti quanti ne abbiano bisogno.

Il ruolo dello Stato resta determinante per riequilibrare il disallineamento con l’interesse pubblico. Non a caso in questi giorni di complessità e incertezza, il parlamento del Cile, Israele, Ecuador e Germania hanno adottato risoluzioni in cui si dichiara che l’epidemia globale di coronavirus giustifica l’uso di licenze obbligatorie per facilitare l’accesso a vaccini, farmaci e test diagnostici.

Alla luce di tutto questo e consapevoli dell’importanza della salute come diritto fondamentale chiediamo che il Governo Italiano si impegni:

  1. ad operare ogni sforzo nell’ambito dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) per garantire la tutela della salute al di sopra di ogni protezione della proprietà intellettuale;
  2. a favorire e promuovere le iniziative necessarie per la piena ed effettiva attuazione di tutte le flessibilità (licenze obbligatorie, importazioni parallele) previste anche negli articoli 30 e 31 degli accordi TRIPS sulla proprietà intellettuale affinché farmaci con potenziale trattamento per COVID-19 possano essere prodotti su ampia scala. In particolare deve essere consentita la produzione di farmaci equivalenti, l’importazione e l’esportazione di questi farmaci senza limitare, se necessario, le licenze obbligatorie al solo mercato interno del Paese dove avviene la produzione;
  3. a rendere il vaccino, una volta disponibile, economicamente accessibile, consentendo una produzione su larga scala per soddisfare la domanda globale. È auspicabile il ricorso a meccanismi di sospensione brevettuale e controllo di prezzi per impedire che l’esclusiva della proprietà intellettuale ne ostacoli l’accesso. La capacità produttiva dovrebbe idealmente essere diffusa in tutto il mondo per mitigare il rischio di spinte nazionalistiche. La condivisione trasparente di informazioni sui brevetti, sui dati relativi alle sperimentazioni cliniche e sui contributi ricevuti nella fase di Ricerca e Sviluppo saranno fondamentali per proteggere la salute pubblica comune e per favorire un accesso sostenibile al vaccino.

Primi firmatari

Silvio Garattini, Presidente Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Claudia Lodesani, Presidente Medici Senza Frontiere Italia

Hanno aderito:

Mario Agostinelli, Guido Barbera, Alessandro Bartoloni, Riccardo Bellofiore, Guglielmo Bonaccorsi, Maurizio Bonati, Zeno Bisoffi, Aldo Bonomi, Maria José Caldés Panilla, Duccio Campagnoli, Vittorio Capecchi, Francesco Castelli, Ivan Cavicchi, Marco Chiesara, Virginio Colmegna, Amina Crisma, Nicoletta Dentico, Emilio Di Maria, Nerina Dirindin, Monica Di Sisto, Francesco Forastiere, Giulio Formoso, Marco Geddes, Salvatore Geraci, Alfonso Gianni, Donato Greco, Roberto Leone, Perluigi Lopalco, Paolo Lucchesi, Gavino Maciocco, Maurizio Marceca, Angela Mauro, Filippo Miraglia, Daniela Padoan, Tonino Perna, Francesco Petrelli, Isabella Quinti, Andrea Ranieri, Marco Revelli, Margherita Romanelli, Marino Ruzzenenti, Carlo Saitto, Raffaele K. Salinari, Simona Sambati, Francesco Saraceno, Massimo Scalia, Gianni Silvestrini, Gianni Tognoni, Luciano Tuseo, Giuseppe Vanacore, Stefano Vella, Giovanna Vertova, Massimo Villone, Vincenzo Vita, Alex Zanotelli, Filippo Zolesi

Per ulteriori adesioni: advocacy.italia@rome.msf.org

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