Al decimo giorno di sciopero della fame di tre operai Qf ex Gkn, e alla vigilia dell’odierna manifestazione (ore 17.30 da San Miniato al Monte a piazza Indipendenza) organizzata dalla Comunità dell’Isolotto e dalla Comunità delle Piagge a sostegno della lotta operaia, il governatore Giani dopo aver incontrato la Rsu scrive al governo – che sostiene di aver fatto tutto il possibile – chiedendo il commissariamento dell’azienda.

Il commissariamento di Qf, puntualizza la Regione Toscana, è considerata l’unica misura “che consentirebbe superare l’attuale situazione di stallo e far cessare condotte di mancato rispetto delle leggi nazionali. I 140 dipendenti rimasti in forza a Qf sono privi di stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da sei mesi. C’è una procedura ordinata dal Tribunale di Firenze, ovvero la legge 234 del 2021, cosiddetto `decreto Orlando´, che non è stata applicata dall’azienda, e che costituisce lo strumento per attivare l’unico ammortizzatore sociale attualmente disponibile, oltre a prevedere anche azioni per la reindustrializzazione”.

Il commissariamento di Qf era stato richiesto da tempo dalla Rsu e dalla Fiom Cgil, vista la realtà da teatro dell’assurdo che stanno vivendo gli operai. Mercoledì in tarda serata, al termine di un concerto solidale della Bandabardò in piazza Indipendenza dove stazione l’acampada del Collettivo di Fabbrica, c’è stato un corteo di quasi un migliaio di persone fino alla sede del Consiglio regionale in via Cavour, per ribadire la richiesta di commissariamento e una legge regionale sui consorzi industriali pubblici.

Su quest’ultimo punto il delegato sindacale Matteo Moretti ha spiegato: “Dovrebbero riunirsi i capigruppo e attendiamo buone nuove, quantomeno per un incontro sul testo di legge, per capire quale sarà l’iter e soprattutto la posizione delle varie forze politiche, a cominciare dal Pd che è il partito di maggioranza”. Alla manifestazione di oggi prenderà parte anche padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte.