Operai arrabbiatissimi e in presidio davanti alla Confindustria locale, Regione allibita, Fiom che parla di “atto scellerato” e si appella al neo ministro Adolfo Urso per un intervento immediato. E’ sempre più in salita la vertenza sull’ex Gkn ora Qf, dopo che l’azienda guidata da Francesco Borgomeo ha disertato il tavolo di confronto convocato dal principale ente locale toscano. “L’incontro voleva mettere le basi per la riapertura di un dialogo fra le parti”, ha spiegato il dirigente regionale Valerio Fabiani. Dal canto suo, Borgomeo ha addotto la scusa dell’impossibilità di esserci dopo essere stato convocato il giorno precedente. Dura la Fiom, che con Simone Marinelli, coordinatore automotive, e Stefano Angelini della Fiom di Firenze, ha rimarcato: “Dopo settimane di silenzio dall’ultimo incontro del 5 settembre, e dopo aver aperto l’ennesima procedura di cig senza un confronto con le organizzazioni sindacali, è ormai chiara la volontà di far fallire ogni possibile rilancio. Ora è necessaria la responsabilità di tutti, e l’individuazione di ogni strumento per salvaguardare l’occupazione e trovare investitori solidi e credibili”. Oggi la Fiom sarà all’incontro convocato dal ministero del Lavoro per la procedura della cassa integrazione: “Gli ammortizzatori devono servire a tutelare i lavoratori, e dare tutto il tempo necessario a trovare una soluzione concreta al rilancio industriale. Non siamo disponibili a discutere di altro con una società che sfugge al confronto, e ha dimostrato di non essere credibile”.