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Europa Verde, Evi contro Bonelli su primarie e liste rossoverdi

Europa Verde, Evi contro Bonelli su primarie e liste rossoverdiEleonora Evi e Angelo Bonelli – Ansa

Ecologisti Si va verso l’anticipazione del congresso all’autunno

Pubblicato circa un anno faEdizione del 29 luglio 2023

C’è maretta in Europa Verde, rappresentata dalla divergenza di prospettive politiche dei due portavoce. La contesa riguarda più in generale le manovre di avvicinamento verso i prossimi test elettorali e gli equilibri interni alla coalizione di centrosinistra. Eleonora Evi, ex europarlamentare eletta con il Movimento 5 Stelle e oggi deputata nel gruppo di Alleanza Verdi Sinistra, fa sapere di aver espresso il suo dissenso ad Angelo Bonelli, l’altro referente nazionale del soggetto ambientalista. «Gli ho rappresentato le difficoltà che Europa Verde incontra sul piano politico e organizzativo – sostiene Evi – causa spesso di mortificazione delle aspirazioni e delle ambizioni sia del gruppo dirigente locale, non coinvolto come vorrebbe nella vita del partito, sia di tanti che, pur avendo una grande sensibilità sui temi ‘green’, non riescono a sentirsi rappresentati dal nostro soggetto politico».

Prosegue Evi: «Propongo che il prossimo congresso di Europa Verde si tenga organizzando un percorso di confronto vero nel Paese e che si concluda con primarie aperte per la scelta dei portavoce». Dal congresso del soggetto ambientalista passa la contesa di questi giorni. La scadenza naturale per le assise di Europa Verde, come previsto dallo statuto, sarebbe tra più di un anno: nel luglio del 2024. Ma Angelo Bonelli ha proposto alla direzione nazionale di anticipare il congresso al prossimo autunno, dunque in tempo utile per discutere le mosse in vista della campagna elettorale delle europee di giugno. L’idea di Bonelli, ribadita anche nelle scorse ore, è quella di presentarsi a quella scadenza elettorale proseguendo l’esperienza dell’alleanza con Sinistra italiana, ed allargandola alle forze civiche e progressiste che ancora non ne fanno formalmente parte.

Sono diverse esperienze territoriali, a cominciare da alcune con le quali il confronto è in una fase più avanzata: Sinistra civica ecologista di Massimiliano Smeriglio e Amedeo Ciaccheri nel Lazio, con la quale i verdi hanno già presentato una lista comune alle ultime elezioni regionali, i sardi dell’ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda e della parlamentare di Avs Francesca Ghirri e i liguri dell’ex candidato del centrosinistra Ferruccio Sansa. Per altro, proprio in autunno si celebra anche il congresso di Sinistra italiana e il segretario Nicola Fratoianni ha espresso un’indicazione convergente: allargare i rossoverdi alle esperienze civiche e proseguire con Alleanza Verdi Sinistra.

Evi, invece, non mette in discussione la collocazione nel centrosinistra e la necessità di opporsi alla destre al governo, ma pone l’accento più sull’identità del soggetto ecologista. «Bisogna fare di Europa Verde un vero partito, europeo, moderno, democratico, radicato e che possa essere riferimento per tutti gli ecologisti italiani – sostiene Evi – Ma soprattutto un ‘arbusto’ centrale del centrosinistra italiano, di una coalizione che sfida la destra italiana ed europea, che ci dimostra ogni giorno di non avere nulla da dire sul futuro del paese e del pianeta».

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