Come previsto il governo Scholz vara la legge sulla deportazione rapida di tutti i migranti che non hanno le carte in regola per rimanere in Germania. Fondamentale per il nuovo giro di vite annunciato ieri a Berlino dalla ministra dell’Interno, Nancy Faeser, il contributo dei Verdi: in cambio della facilitazione dell’asilo per i rifugiati Lgbtq e la corsia preferenziale per integrare chi cerca il lavoro, hanno dato il via libera al piano che introduce il raddoppio della carcerazione preventiva, l’ampia violabilità del domicilio e delle utenze telefoniche da parte della polizia «per accertare l’identità» oltre alla procedura di espulsione accelerata...