Escalation anti-migranti nei comizi di Trump
Elettorale americana Trump promette: «Pena di morte per gli immigrati illegali che uccidono un americano». Poi garantisce di resuscitare una legge del 1798 per espellere i cittadini che si presume abbiano compiuto illeciti, senza passare per inutili processi
Elettorale americana Trump promette: «Pena di morte per gli immigrati illegali che uccidono un americano». Poi garantisce di resuscitare una legge del 1798 per espellere i cittadini che si presume abbiano compiuto illeciti, senza passare per inutili processi
In questa fase della campagna elettorale la battaglia si svolge nei comizi. Da Aurora, in Colorado, Donald Trump ha parlato di una (inesistente) invasione di gang venezuelane, e ha promesso «la pena di morte per gli immigrati illegali che uccidono un americano». Poi ha garantito di resuscitare una legge del 1798 per espellere i cittadini che si presume abbiano compiuto illeciti, senza passare per inutili processi.
Per Trump quella degli immigrati è la carta principale su cui puntare, anche a costo di operare una ricostruzione del reale che sfiora il patologico e va contro i limiti della geografia. Per ricreare al confine nord lo stesso clima alimentato in quello meridionale con il Messico, non potendo criminalizzare i canadesi, è come se avesse spostato Haiti al confine con la regione dei Grandi Laghi. La demonizzazione dei rifugiati haitiani di Springfield, Michigan, che mangerebbero i cani e i gatti degli statunitensi, ha provocato un’ondata di tensioni che non si è più dissipata, estendendosi ad altre città, come Charleroi in Pennsylvania.
IL LIVORE che il tycoon immette nei suoi comizi finisce per rivoltarglisi contro, come quando, durante un discorso per l’industria automobilistica che ha tenuto all’Economic Club di Detroit, in Michigan, ha affermato: «Volete la verità? Tutto il paese finirà per essere come Detroit se Harris sarà il vostro presidente. Avrete un disastro tra le mani», insultando direttamente la città di cui era ospite.
Ma il meglio la campagna Gop lo sta dando con le teorie complottiste sui cambiamenti climatici. Ad aprire le danze è stata la deputata Marjorie Taylor Green, accusando la geoingegneria dei Dem. Ma Trump ci ha messo il carico da 11 affermando che l’amministrazione Biden intenzionalmente non ha stanziato nessun fondo di aiuto per gli stati Gop colpiti da questi uragani devastanti.
In un appello ai cittadini Biden ha dovuto chiarire che non si possono causare o dirigere volontariamente dei fenomeni atmosferici e ha chiesto ai cittadini che ne hanno bisogno di fidarsi del governo sugli aiuti messi in campo per loro.
Qualsiasi smentita sembra non toccare il tycoon, che ha messo in calendario per le ultime settimane di campagna elettorale un programma costellato di deviazioni verso stati a stragrande maggioranza democratica, dal Coachella Valley in California al Madison Square Garden di New York.
I REPUBBLICANI non si fanno illusioni sulla vittoria in questi stati, anche se Trump, che da anni rifiuta di ammettere la sconfitta del 2020, questa settimana ha affermato di avere più sostegno di Harris in California, dove anni fa ha perso di 29 punti percentuali.
«Trump farfuglia cose senza senso» ha detto Obama a un comizio per Harris in Pennsylvania. Poi si è rivolto ai neri che dai sondaggi sembrano non voler votare per Harris: «Non vi piace l’idea di avere una donna come presidente (…) State pensando di chiamarvi fuori o di sostenere qualcuno che ha un passato di denigrazione nei vostri confronti, perché pensate che sia un segno di forza, perché è questo che significherebbe essere un uomo? Sminuire le donne? Non è accettabile».
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