Il presidente turco Erdogan contro tutti: contro l’Europa, contro gli Usa, contro l’Italia e contro le organizzazioni umanitarie che hanno denunciato gli abusi della sua feroce risposta dopo il tentato colpo di stato. I toni usati dal neo Sultano sono forti, dirompenti. La sensazione è quella di un leader in paranoia, nel mezzo di un’epurazione, quella seguita al tentato golpe, che pare non avere fine. Erdogan forse si aspettava i complimenti di tutti, mentre sono piovute solo critiche. E nella foga della repressione e dell’eliminazione di un’ampia parte della società civile, militare, giudiziaria e universitaria a lui ostile, prende di...