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Epifani: il Pd lasci libertà di voto

Epifani: il Pd lasci libertà di votoGuglielmo Epifani e Pier Luigi Bersani, ex segretari Pd – LaPresse

Democrack E l'ex premier D'Alema: «Il Pci ha votato per 50 anni come l’Msi, nessuno l’ha mai accusato di essere fascista»

Pubblicato quasi 8 anni fa

Batte un colpo anche l’ex segretario Cgil e ex segretario Pd Guglielmo Epifani, fin qui piuttosto defilato dalla campagna referendaria. Ieri, a Napoli, a nome di Sinistra riformista, l’area dei bersaniani a cui anche lui aderisce, ha invitato a votare No. E a poco serve il «papiello» sulla nuova legge elettorale firmato da Gianni Cuperlo con la maggioranza renziana, ha spiegato: «Non solo non è impegnativo, ma è anche ambiguo, con alcuni punti che vengono contraddetti da altri». Sarebbe stato meglio che Renzi non avesse personalizzato il voto. Anzi, di più, chiede fuori tempo massimo: «Un grande partito deve avere un orientamento, ma deve lasciare liberi su un tema così importante quale la Costituzione. Ci sono tanti soggetti importanti della sinistra, Libera, Anpi, Arci, Cgil, che si sono schierati per il No. I sondaggi dicono che i giovani stanno sul No, e anche nel Sud pare si preferisca il No. Questo significa che il referendum non solo divide le culture politiche ma rischia di dividere il paese e le generazioni. Se non si cambia atteggiamento, usciremo con un paese lacerato».

A Genova invece continua la campagna di Massimo D’Alema. Che non vuole sentire parlare della brutta compagnia del No. «Il Pci ha votato no in parlamento per cinquant’anni come l’Msi ma nessuno ha mai accusato il Pci di essere fascista». Il fronte del No non è un’alleanza, «sono quelli che governano insieme che dovrebbero avere una visione comune per il futuro del Paese. Mi domando quale sia la visione di Orlando, Verdini e Cicchitto?».

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