«Di fronte al possibile annientamento del nostro pianeta, alcune forme di conoscenza non sono all’altezza». Nel volume Narrazioni dell’estinzione (add editore, pp. 304, euro 20,90, traduzione di Vincenzo Latronico) di Elvia Wilk, scrittrice generosa di intersezioni tra letteratura, arte contemporanea, tecnologia e politica, la domanda da cui prende avvio il ragionamento è una interrogazione del presente, del narrare appunto ma anche della misura che questo narrare ha nel mondo nell’epoca della sparizione. Il metodo dell’auscultazione è transdisciplinare, l’esito è un ibrido che si sposta dal saggio al memoir, dall’inchiesta intorno al corpo della scrittura fino a coinvolgere quello della stessa...