Elezioni Usa, ora i dem puntano a convincere gli indecisi

Dopo aver parlato dell’importanza di prendere la Casa Bianca, e dell’importanza di prendere anche il Congresso, la posta in gioco che è stata più evidenziata durante il terzo giorno della convention è quella di arrivare a conquistare gli indecisi.

Da tempo non si mirava a tanto. In questi Usa così polarizzati il fine sembra ormai essere quello di riuscire a portare i propri elettori a votare, ma questo partito democratico non vuole più fare prigionieri, e vuole tutto.

Mercoledì si sono susseguiti i discorsi costellati di messaggi a chi non fa ancora parte della base dem.

Lo ha fatto anche Tim Walz che ha pronunciato il discorso di accettazione della nomina a vice presidente, cercando di essere il più  unificante possibile. Il suo intervento è stato in gran parte una rivisitazione della storia che ha raccontato nei giorni in cui Kamala Harris lo ha scelto come suo compagno di corsa, niente di nuovo ma questo è esattamente ciò che voleva la campagna.

Walz ha un profilo nazionale limitato e un nome ancora poco famoso, e ciò di cui c’era bisogno era che si presentasse al popolo americano.  Walz, “il papà in plaid”, come lo ha definito la senatrice del Minnesota Amy Klobuchar, rappresenta una versione molto diversa della mascolinità, rispetto a quella presentata dai repubblicani alla loro convention, all’inizio di questo mese, quando la star del wrestling Hulk Hogan si è strappato la maglietta sul palco. Il vice di Harris ha parlato della salute riproduttiva come una questione che non può essere solo femminile, e ha descritto la lotta di tutta la sua famiglia contro l’infertilità.

Lo ha fatto Oprah Winfrey, intervenuta a sorpresa con un discorso in cui ha incoraggiato gli elettori a votare per “il meglio dell’America”.

Winfrey ha detto di essere registrata come indipendente e ha invitato gli altri indipendenti e indecisi a votare, e votare democratico, in quanto  “contano soprattutto i valori e il carattere. Nella leadership e nella vita. E più di ogni altra cosa, nel 2024 sono in ballo la decenza e il rispetto”.

 “Ho viaggiato dalle foreste di legno rosso… alle acque della Corrente del Golfo”, ha detto Winfrey, riferendosi alla canzone di Woody Guthrie This Land Is Your Land, per spiegare di aver visto il sessismo, la disuguaglianza e la divisione, e di esserne stata la vittima, ma di avere anche visto che il più delle volte, le persone ti aiutano, quando sei nei guai: “Nonostante ciò che alcuni potrebbero pensare (…) quando una casa va a fuoco, non chiediamo di chi sia la casa, e se appartiene a una gattara senza figli, beh, proviamo a portare fuori anche il gatto”.

Winfrey ha appoggiato Barack Obama nel 2008, Hillary Clinton nel 2016 e Joe Biden nel 2020, ma quella di mercoledì è stata la sua prima apparizione a una convention democratica. Ma più di tutti lo ha fatto Pete Buttigieg, segretario ai Trasporti e già candidato alla Casa Bianca nel 2020.

“Qualcuno divide le persone in buone e cattive” ha detto dal palco. “In realtà le persone possono fare cose buone e cose cattive. Sono i nostri leader che possono tirare fuori da noi il meglio o il peggio”.

La campagna del partito democratico sta corteggiando gli indecisi grazie anche al cambio di messaggi anti-Trump, che ora lo minimizza,  ritraendolo come un impostore meschino che si preoccupa solo di se stesso e dei suoi amici miliardari.

“Non contate quante bugie dice nei suoi discorsi – ha consigliato Bill Clinton nel suo intervento – ma quante volte dice ‘Io’”.

Gli attacchi dem sono progettati non solo per farsi applaudire dalla base nella sala congressi, ma anche per conquistare nuovi voti.

L’obiettivo è erodere il sostegno di Trump tra gli elettori indecisi, per lo più bianchi della classe media nei tre stati cosiddetti Blue Wall, e che probabilmente decideranno le elezioni: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin.