Dopo lunga e forse approfondita riflessione la Commissione di Bruxelles – per l’economia affidata a un ex primo ministro italiano, di un partito “di sinistra” – ha partorito la proposta di riforma dei criteri di bilancio pubblico per l’Europa, divenuta urgente dopo la parentesi del covid. Ma non v’è riforma. La proposta ribadisce le vecchie regole. Ha reso solo meno stringente, prima facie, il criterio del contenimento del debito. Se Keynes fosse qui reagirebbe con parole al vetriolo. Per il genio dell’economia del Novecento i criteri dovrebbero essere due: pareggio fra le uscite di parte corrente e le entrate di...