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È morta a 90 anni Dianne Feinstein, la decana dei senatori Usa

Dianne Feinstein - foto ApDianne Feinstein – foto Ap

Stati Uniti É stata la prima donna negli anni Settanta a diventare sindaco di San Francisco e senatrice della California, carica che ha coperto per oltre 30 anni

Pubblicato circa un anno faEdizione del 30 settembre 2023

Da mesi si presentava a Washington in sedia a rotelle per via di un’encefalite seguita a un intervento chirurgico che l’aveva provata, ma la morte della 90enne senatrice democratica della California Dianne Feinstein, nonostante non fosse un avvenimento inaspettato, ha monopolizzato il ciclo delle notizie statunitensi.

Feinstein è una di quelle figure iconiche della politica Usa che è stata testimone e parte della storia contemporanea americana. Tutti i media sono stati concordi nel definirla “una pioniera”, il New York Times l’ha chiamata “la gran dama dei democratici californiani”. É stata la prima donna negli anni Settanta a diventare sindaco di San Francisco, quando era presidente del consiglio comunale, e senatrice della California, carica che ha coperto per oltre 30 anni. Nel 2012, raccogliendo 7.7 milioni di preferenze, divenne la senatrice più votata in una singola elezione al Senato.

Dopo l’omicidio politico del sindaco Joe Moscone e del consigliere comunale Harvey Milk, primo politico dichiaratamente omosessuale della storia Usa, come presidente del consiglio cittadino Feinstein era la prima in listas per sostituire il primo cittadino, carica che ha poi mantenuto per dieci anni.

Durante una carriera lunghissima ha ricoperto incarichi importanti, tra cui quello di presidente della commissione Intelligence, si è battuta per il diritto all’aborto e per il controllo delle armi.

Feinstein è rimasta in carica letteralmente fino a poco prima di morire: secondo il sito che tiene traccia delle votazioni per appello nominale del Senato, Feinstein ha votato per l’ultima volta poco prima di mezzogiorno di giovedì.

Negli ultimi mesi la sua salute ha continuato a deteriorarsi e la sua memoria era evidentemente peggiorata, tanto che molti colleghi di partito avevano chiesto le sue dimissioni, ed era diventata una delle figure politiche a cui puntavano le critiche di chi vede negli Stati Uniti un grosso problema di gerontocrazia e la necessità di un ricambio di classe politica.

Adesso il governatore della California Gavin Newsom ha il diritto di nominare il successore, che servirà fino alle prossime elezioni. Molti pensano che la decisione cadrà su uno degli astri nascenti dei democratici, la sindaca di Los Angeles, Karen Bass, che in molti avevano sperato fosse la scelta di Biden come vice, nel 2020. L’altra possibile candidata è la deputata progressista Barbara Lee. Entrambe sono afro-americane.

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