In un magnifico appunto del 1885, scritto durante la composizione del quarto libro della Gaia Scienza, Nietzsche osservava che la possibilità di rinnovare radicalmente l’identità europea doveva passare necessariamente per la riconquista di una nuova e «meridionale» salute, per un lavacro intellettuale capace di rendere gli spiriti illuministi del continente «gradualmente più vasti, più sovranazionali, più europei, più sovraeuropei, più orientali, infine più greci – giacché la grecità fu la prima grande unificazione e sintesi di tutto il mondo orientale e appunto perciò l’inizio dell’anima europea». Almeno a partire da Hölderlin e, poi, da quella miniera di idee che fu...