Cinque droni d’assalto diretti verso le grandi città russe sono stati abbattuti nella notte dalla contraerea. Mosca, Rostov sul Don e Bryansk i luoghi delle intercettazioni. Si tratta dell’ennesimo tentativo di attacco in territorio russo mediante velivoli teleguidati, anche stavolta non rivendicato dai funzionari di Kiev. A causa della caduta di frammenti di uno dei droni, la stazione di Bryansk e le aree circostanti sono state danneggiate.

Anche Mariupol è stata teatro di un attacco anonimo e, secondo l’ex sindaco ucraino della città, che cita sue fonti in loco, «è stato segnalato un incendio nella zona portuale della città e nei pressi di un impianto di cemento». Sarebbe una risposta a quest’attacco il bombardamento di Zaporizhzhia avvenuto poco dopo e condotto, secondo il capo ucraino dell’amministrazione militare regionale, Yury Malashka, con «missili balistici». Al momento non si hanno notizie di vittime.

A poca distanza, nella cittadina occupata di Energodar (sede della centrale nucleare di Zaporizhzhia) i funzionari filo-russi hanno denunciato un attacco di droni. Nel Mar Nero, invece, due navi della marina russa sarebbero state distrutte dalle forze navali ucraine.