«Donne, fate più figli». Ma la Tanzania ha già tassi di natalità record
L’ultima di Magufuli Il Pil rallenta? La colpa, secondo il presidente tanzaniano, è dei contraccettivi
L’ultima di Magufuli Il Pil rallenta? La colpa, secondo il presidente tanzaniano, è dei contraccettivi
Quando il presidente della Tanzania John Magufuli parla, lo fa sempre senza mezzi termini. Dotato di un temperamento al limite del dispotico, «Bulldozer» – soprannome guadagnatosi in patria – è più volte balzato all’attenzione dei media internazionali per le sue sparate sessiste e omofobe. L’ultima è arrivata qualche giorno fa durante un comizio nella sua città natale Chato. Qui, il presidente – mentre spiegava il nesso tra aumento demografico e crescita economica – rivolgendosi direttamente alle donne del suo paese ha chiesto loro di «liberare le ovaie». Il ragionamento proposto da Magufuli è molto semplice: maggiore è il numero della popolazione, maggiore è il benessere. Il rallentamento del tasso di crescita del Pil della Tanzania sarebbe secondo lui in parte causato dalle donne che utilizzano contraccettivi.
Ma la Tanzania, con un media di 5 figli per donna, gode di uno dei tassi di natalità più alti del pianeta. Una condizione che ha inevitabilmente portato il paese a un incremento demografico annuo pari a 2 milioni. Malgrado basti controllare le cifre diffuse dal Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (Unfpa) e dalla Banca mondiale per smontare le strampalate teorie del presidente, ciò che sembra impossibile scalfire in Tanzania è la marginalizzazione della donna ai soli ruoli di madre e moglie.
In una società patriarcale, fortemente tradizionalista le invettive nei confronti delle donne sono parte integrante della comunicazione politica di Magufuli. Soprattutto di fronte a temi cui lo Stato non trova o non vuole trovare soluzioni concrete, come ad esempio quello della prostituzione. Fenomeno dilagante in Tanzania, causato – secondo il presidente – dall’alto numero di donne non sposate. In una conferenza nella capitale Dar es Salam – rivolgendosi questa volta ai soli uomini – Magufuli affermò: «Le nostre donne piangono ogni giorno a causa della mancanza di uomini da sposare e da cui essere sostenute economicamente, quindi si prostituiscono. Perciò per favore, lavorate sodo, siate produttivi in modo da poter aiutare le nostre donne sposandovi con due o più mogli».
Insomma, è evidente come nella Tanzania di oggi le donne abbiano ben poche prospettive davanti a sé. In particolar modo se sono giovani madri, è loro impedito anche l’accesso alla scuola pubblica.
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