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«Donne, fate più figli». Ma la Tanzania ha già tassi di natalità record

«Donne, fate più figli». Ma la Tanzania ha già tassi di natalità recordJohn Magufuli, detto «Bulldozer», presidente della Tanzania

L’ultima di Magufuli Il Pil rallenta? La colpa, secondo il presidente tanzaniano, è dei contraccettivi

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 luglio 2019

Quando il presidente della Tanzania John Magufuli parla, lo fa sempre senza mezzi termini. Dotato di un temperamento al limite del dispotico, «Bulldozer» – soprannome guadagnatosi in patria – è più volte balzato all’attenzione dei media internazionali per le sue sparate sessiste e omofobe. L’ultima è arrivata qualche giorno fa durante un comizio nella sua città natale Chato. Qui, il presidente – mentre spiegava il nesso tra aumento demografico e crescita economica – rivolgendosi direttamente alle donne del suo paese ha chiesto loro di «liberare le ovaie». Il ragionamento proposto da Magufuli è molto semplice: maggiore è il numero della popolazione, maggiore è il benessere. Il rallentamento del tasso di crescita del Pil della Tanzania sarebbe secondo lui in parte causato dalle donne che utilizzano contraccettivi.

Ma la Tanzania, con un media di 5 figli per donna, gode di uno dei tassi di natalità più alti del pianeta. Una condizione che ha inevitabilmente portato il paese a un incremento demografico annuo pari a 2 milioni. Malgrado basti controllare le cifre diffuse dal Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (Unfpa) e dalla Banca mondiale per smontare le strampalate teorie del presidente, ciò che sembra impossibile scalfire in Tanzania è la marginalizzazione della donna ai soli ruoli di madre e moglie.

In una società patriarcale, fortemente tradizionalista le invettive nei confronti delle donne sono parte integrante della comunicazione politica di Magufuli. Soprattutto di fronte a temi cui lo Stato non trova o non vuole trovare soluzioni concrete, come ad esempio quello della prostituzione. Fenomeno dilagante in Tanzania, causato – secondo il presidente – dall’alto numero di donne non sposate. In una conferenza nella capitale Dar es Salam – rivolgendosi questa volta ai soli uomini – Magufuli affermò: «Le nostre donne piangono ogni giorno a causa della mancanza di uomini da sposare e da cui essere sostenute economicamente, quindi si prostituiscono. Perciò per favore, lavorate sodo, siate produttivi in modo da poter aiutare le nostre donne sposandovi con due o più mogli».

Insomma, è evidente come nella Tanzania di oggi le donne abbiano ben poche prospettive davanti a sé. In particolar modo se sono giovani madri, è loro impedito anche l’accesso alla scuola pubblica.

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