Il decreto «Carcere sicuro», come lo ha ribattezzato il ministro Nordio pur senza alcuna autoironia, è legge. Un contenitore vuoto che mette in imbarazzo lo stesso governo chiamato d’urgenza a raccolta a Palazzo Chigi, per affrontare l’emergenza sovraffollamento e suicidi, mentre la Camera era ancora impegnata nelle ultime operazioni di voto. Dopo aver incassato nella notte precedente la fiducia posta dal governo con 186 sì, 127 no e 2 astenuti, l’Aula di Montecitorio ieri sera ha definitivamente convertito in legge il decreto Nordio, in seconda lettura, con 153 voti favorevoli e 89 contrari. Sul testo, che d’altronde è aria fresca...