Divieto di viaggio per la produttrice cinematografica Elaheh Nobakht
I giorni dell'Iran A febbraio ha presentato alla Berlinale un film su una milizia curda tutta al femminile
I giorni dell'Iran A febbraio ha presentato alla Berlinale un film su una milizia curda tutta al femminile
Alla produttrice iraniana Elaheh Nobakht, i cui crediti includono Dream’s Gate, documentario che racconta una milizia curda tutta al femminile, lanciato all’inizio di quest’anno dalla Berlinale, è stato vietato dalle autorità iraniane di viaggiare fuori dal paese. Nobakht, membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei produttori iraniani (Ipa) e dell’Associazione dei produttori di documentari iraniani (Aoidp), è stata fermata dalle guardie di sicurezza all’inizio di agosto mentre rientrava in Iran da una presentazione di un film in Portogallo all’aeroporto Imam Khomeini di Teheran. Le guardie le hanno confiscato il passaporto, il computer portatile e il telefono cellulare, ha detto la sua assistente in una e-mail, sottolineando che «non sappiamo ancora esattamente quale sia la ragione».
A causa del divieto di viaggio, Nobakht non ha potuto spostarsi dall’Iran all’Apricot Tree Film Festival in Armenia, dove era stata selezionata per far parte della giuria, e al festival spagnolo di San Sebastian. Dove era stata invitata per presentare nuovi progetti in cantiere presso la sua società di produzione e distribuzione Eli Image, con sede a Teheran. Il divieto le ha anche impedito di frequentare un workshop di coproduzione in Turchia. Oltre a Dream’s Gate di Negin Ahmadi, altre recenti produzioni di Eli Image includono il documentario di Farnaz Jurabchian e Mohammadreza Jurabchian, Silent House, sull’impatto della rivoluzione del 1979 su tre generazioni di una famiglia iraniana della classe medio-alta.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento