L’annuncio ha spiazzato tutti: Ron DeSantis ha confermato la notizia secondo cui l’annuncio ufficiale della sua candidatura alle primarie repubblicane del 2024 sarebbe avvenuto durante un incontro virtuale con l’amministratore delegato di Twitter Elon Musk, nel corso di un evento su Twitter Spaces, la piattaforma del social network per le chat audio, con David Sacks, un imprenditore tech molto vicino a Musk, a fare da moderatore. Solo dopo il governatore della Florida è andato a Fox News a farsi intervistare da Tom Gowdy, ex deputato della South Carolina, e ha lanciato il video di inizio campagna.

IL GIORNO PRIMA, invece, l’agenzia Reuters aveva pubblicato tutt’altra notizia, dicendo che DeSantis avrebbe fatto il suo annuncio come da tradizione durante un incontro con i finanziatori repubblicani. Ma questa campagna elettorale non si preannuncia come la solita corsa alla Casa Bianca.

Subito dopo l’annuncio ufficiale della ricandidatura di Biden, il Gop ha risposto divulgando uno spot realizzato interamente con immagini prodotte dall’intelligenza artificiale, e ora la scelta di DeSantis, principale sfidante del repubblicano Trump prima ancora che del presidente democratico, conferma la voglia di esplorare nuove strategie elettorali, che hanno anche il pregio di evitare noiose seccature come il confronto con la stampa

Annunciando la propria candidatura su Twitter, il governatore non dovrà avere a che fare con le domande dei giornalisti e parlare di problemi scomodi, come i rapporti tesi con la Disney con la quale DeSantis, per dimostrare di essere un candidato forte, ha ingaggiato un braccio di ferro che non sta portando niente di buono ai cittadini della Florida, visto che finora ha solo sottratto risorse e posti di lavoro.

DAL CANTO SUO MUSK ha solo da guadagnarci, anche se, come nella migliore tradizione social, ci ha tenuto a precisare che il suo è solo l’equivalente di un retweet, non un endorsement: «Al momento non ho intenzione di appoggiare nessun candidato in particolare – ha dichiarato il Ceo – ma mi interessa che Twitter sia una sorta di piazza cittadina».

Di certo una piazza che, da quando Musk vi è entrato a gamba tesa, non è ostile alla destra: tra le sue prime mosse da amministratore delegato di Twitter c’è stata la riattivazione dei profili degli utenti di estrema destra accusati di divulgare disinformazione.

È passato poi a riammettere Donald Trump, bannato subito dopo l’assalto al Campidoglio, e ora Tucker Carlson, ex presentatore di Fox News, amatissimo dai conservatori, sta lanciando un nuovo programma proprio su Twitter. Per prepararsi al lancio della campagna il sito web di DeSantis ha scelto un’immagine sinistra: un alligatore in agguato nell’acqua scura, su sfondo nero.