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Dilagano le fake news sull’uragano: a rischio la Fema, protezione civile Usa

Dilagano le fake news sull’uragano: a rischio la Fema, protezione civile Usa

Stati uniti Arrestato nella contea di Rutheford un 44enne: ha causato il panico con minacce di morte

Pubblicato circa 8 ore faEdizione del 15 ottobre 2024

Secondo l’ufficio dello sceriffo della contea di Rutherford, North Carolina, le autorità locali hanno effettuato un arresto in relazione alle minacce rivolte agli operatori della Federal Emergency Management Agency, Fema, la protezione civile statunitense, arrivate in seguito a una campagna di disinformazione online. William Jacob Parsons, 44 anni, è stato arrestato e accusato di aver causato il panico con minacce di morte. Al momento dell’arresto l’uomo è stato trovato in possesso di una pistola e un fucile.

SECONDO un’email inviata alle agenzie federali incaricate della risposta al disastro dell’uragano Helene che ha colpito la Carolina, nei giorni scorsi la Fema aveva dovuto interrompere il lavoro di soccorso e trasferirsi in un’altra area, a causa delle preoccupazioni relative alle «milizie armate» che minacciano i dipendenti pubblici nella regione, in special modo a Chimney Rock, nella contea di Rutherford . Quella zona dello stato è diventata uno dei centri dove la tensione e il conflitto sono più alti, dopo che sui social si è diffusa la fake news che i funzionari governativi volevano sequestrare il villaggio colpito dall’uragano e nascondere i cadaveri sotto le macerie. Le autorità e le agenzie di stampa hanno smentito la notizia, ma una parte degli abitanti si è comunque rivolta ai social media implorando le milizie di difenderli e di andare contro la Fema. A quel punto alcune squadre della Fema che aiutano i sopravvissuti al disastro a richiedere assistenza nelle zone rurali della Carolina del Nord, per poter svolgere il loro lavoro sono state dislocate «in centri sicuri».

«Per la sicurezza del nostro personale e dei sopravvissuti al disastro, che stiamo aiutando – ha affermato in una nota il portavoce della Fema – l’agenzia ha apportato alcune modifiche operative. I centri di ripristino di emergenza continueranno ad essere aperti come previsto, i sopravvissuti continueranno a registrarsi per ricevere assistenza e noi continueremo ad aiutare la popolazione del North Carolina ».

LA CONTEA di Rutherford si trova a sud-est della zona più colpita dall’uragano, dove sono morte più di 100 persone e migliaia di altre hanno subito con danni ingenti.
Alcune operazioni della Fema sono state interrotte anche nella contea di Ashe, vicino ai confini del Tennessee e della Virginia, sempre «a causa delle minacce che si verificano nelle nostre contee», come ha affermato l’ufficio di gestione delle emergenze della zona, esortando i residenti a «rimanere calmi durante le operazioni di recupero, ad aiutare e, per favore, a non agitare le acque».
«I contorni di questa campagna di disinformazione sono diversi da qualsiasi cosa abbiamo visto prima – ha detto alla Cnn un alto funzionario dell’amministrazione Biden – Era già accaduto che alcuni nostri operatori ricevessero minacce a livello individuale, ma mai che le minacce riguardassero tutta un’area o che un gruppo minacciasse la Fema nella sua globalità».

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