Politica

Delmastro nel carcere di Biella e finisce a «grigliate»

Delmastro nel carcere di Biella e finisce a «grigliate»Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro – LaPresse

L'estate al fresco Scontro politico sulla festa organizzata dal sindacato di polizia Sinappe

Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 agosto 2023

Una festa di «team building» in “scuro” organizzata il 27 luglio scorso dal sindacato di polizia penitenziaria Sinappe per gli agenti del carcere di Biella, nel cortile dello stesso istituto, protrattasi fino al mattino e aperta solo a politici di destra, sui quotidiani (soprattutto locali) fa ormai concorrenza da un paio di giorni al tormentone sul Twinga beach.

Il Pd, che ha presentato una interrogazione parlamentare sulla vicenda al ministro della Giustizia Carlo Nordio, non riesce a capacitarsi di come si possa utilizzare una parte di quella casa circondariale (la Caserma) per una «grigliata» dal sapore quantomeno ambiguo, organizzata – così si legge sul documento depositato dai senatori Rossomando, Giorgis, Verini, Bazoli e Mirabelli – da «un solo sindacato» e con la partecipazione di «alcuni agenti coinvolti nelle indagini su presunti illeciti nel carcere di Biella, il sindaco della città Claudio Corradino (della Lega, ndr) e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove». Secondo quanto hanno appreso gli esponenti dem, alla «grigliata» pubblicizzata anche su Facebook dal segretario regionale del Piemonte del Sappe, Raffaele Tuttolomondo, con tanto di «logo della polizia penitenziaria», avrebbero partecipato anche alcuni dei 23 poliziotti che a febbraio scorso vennero sospesi perché indagati di tortura nei confronti di tre detenuti. Nel giugno scorso però il Tribunale del Riesame di Torino ha revocato le misure interdittive comminate, derubricando le accuse e cancellando l’ipotesi di tortura, fermo restando che gli agenti sono tuttora indagati per percosse, lesioni e abuso di autorità.

Stupisce anche la presenza di un unico politico, il sottosegretario Delmastro. Rispetto alla quale i senatori del Pd chiedono a Nordio «quali iniziative il Ministero con il sottosegretario Delmastro abbia adottato e con quali esiti rispetto alle gravi criticità con cui il personale penitenziario si confronta quotidianamente».

La cosa non stupisce affatto invece i dirigenti locali di Fratelli d’Italia, visto che si tratta dell’esponente di governo «con delega all’amministrazione penitenziaria». In una nota gli esponenti di Fd’I si dichiarano «esterrefatti per la polemica» e accusano il Pd di avere «un problema con la democrazia» perché non accettano di non essere invitati alle feste.

C’è da notare però che alla gioiosa «grigliata» non è stata invitata neppure la Garante territoriale dei detenuti, Sonia Caronni. «Non ne sapevo nulla – dice al manifesto la Garante di Biella – e francamente, da sette anni in questo ruolo, è la prima volta che sento di un evento simile. Certo, una festa per gli agenti può essere utile, ma la modalità con cui sono stati fatti gli inviti la trovo sbagliata perché lascia adito a fraintendimenti». Eppure, aggiunge Caronni, da quando ad aprile «è arrivato il nuovo direttore reggente Giacinto Siciliano (apprezzatissimo direttore anche del carceri milanese San Vittore, ndr) e il nuovo comandante Daniele Cotugno le cose stanno migliorando molto. Lavoriamo molto bene insieme, sono bravissimi e stiamo cercando di ripartire nel migliore dei modi».

Fonti interne al carcere parlano invece di una “festa” con gli agenti e le famiglie «molto serena e informale, assolutamente priva di qualsiasi intento politico».

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