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Decreto flussi, oltre 70mila posti in arrivo

Decreto flussi, oltre 70mila posti in arrivoUn cittadino straniero lavora in cucina – Lapresse

Migranti Sulla nuova misura per il 2022 sta lavorando la presidenza del consiglio dei ministri

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 giugno 2022

Saranno più dei 70mila dello scorso anno i posti previsti nel nuovo decreto flussi a cui sta lavorando la presidenza del consiglio dei ministri per il 2022. Lo ha annunciato ieri la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa conclusiva del vertice Med5 sull’immigrazione, con gli omologhi degli altri quattro paesi dell’Europa mediterranea.

«Si sta lavorando – ha aggiunto – e si sta verificando la possibilità di accelerare le procedure, perché manca personale in settori specifici». Già nel 2021 le maglie della misura erano state significativamente aumentate più che raddoppiando i numeri dell’anno prima (30.850).

Nel dibattito precedente al varo dell’ultimo decreto flussi organizzazioni datoriali di diversi settori produttivi avevano chiesto al governo di fare di più, superando i 100mila posti. A opporsi soprattutto i partiti di destra con la Lega di Matteo Salvini in testa, nonostante la richiesta di maggiore manodopera venisse anche da diversi imprenditori legati alla sua base elettorale.

Secondo la titolare del Viminale dalla prossima settimane si dovrebbero risolvere i ritardi accumulati rispetto alle domande presentate nel clickday di marzo scorso e afferenti al decreto 2021. I problemi sono dipesi dalla piattaforma informatica.

Lamorgese ha anche fatto riferimento al protocollo firmato il 16 maggio scorso con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e l’associazione nazionale costruttori, per inserire nel settore dell’edilizia  migranti già titolari di protezione internazionale o la cui pratica è in via di esame. Dovrebbe riguardare circa 3.000 persone.

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