Nell’ambito del decreto flussi 2023-2025, che stabilisce quanti migranti possono accedere legalmente per lavoro in base al paese di origine e al settore di riferimento, il ministero del Turismo ha comunicato che aumenterà le quote originariamente previste. Nello specifico le quote di riserva saranno estese rispetto al comparto della ristorazione. Nei click day del 18, 21 e 25 marzo i relativi datori di lavoro potranno fare richiesta.

«Un atto che il dicastero, specie in seguito alle interlocuzioni avviate con le sigle più rappresentative, ritiene dovuto e strategico – ha commentato la ministra del Turismo Daniela Santanchè – in primo luogo per far fronte all’importante fabbisogno di risorse umane di cui il settore necessiterà nel corso delle prossime festività, ponti e in vista della stagione estiva».

La mossa è un’ulteriore conferma che in Italia i migranti non sono troppi, ma troppo pochi. Il governo è stretto tra le esigenze del sistema produttivo e trent’anni di propaganda xenofoba. Da questa tensione è venuto fuori un decreto flussi da 450mila ingressi in tre anni. Più dei governi precedenti, ma ancora troppo poco rispetto ai reali bisogni del mercato del lavoro.