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#DarkMaga, meme per avverare il sogno autoritario di Trump

#DarkMaga, meme per avverare il sogno autoritario di TrumpUn meme DarkMaga postato su un canale Telegram

Nero internet Con l’intervento di Elon Musk al rally di Butler il fenomeno online è diventato virale. L’imperativo: vendetta e potere assoluto

Pubblicato 23 minuti faEdizione del 9 ottobre 2024

«Non sono solo Maga, sono Dark Maga», ha esordito Elon Musk nel suo discorso a Butler, in Pennsylvania, durante il comizio di sabato insieme a Donald Trump nel luogo in cui l’ex presidente era stato sfiorato da un proiettile in un attentato fallito lo scorso luglio. Sulla testa dell’uomo più ricco del mondo, il cappellino Maga (Make America Great Again) non nella sua versione classica – rossa e bianca – ma in tonalità nera, della foggia che sta venendo resa popolare in queste settimane da influencer dell’estrema destra come Joey Mannarino.

PIÙ ANCORA della sua presenza a Butler al fianco di Trump, dei milioni di dollari per la campagna repubblicana versati dal suo America Pac, delle «petizioni» fraudolente, della sua recente intervista con Tucker Carlson dove si chiede ridendo come mai nessuno abbia cercato di uccidere Kamala Harris e dell’incessante propaganda su X – dove l’algoritmo aumenta la visibilità dei suoi post – il riferimento a Dark Maga dà la misura del ruolo di Musk nelle elezioni 2024.

Ma cosa è Dark Maga? Un’analisi del 2022 del Global Network for Extremism and Technology (Gnet) ne anticipava l’ascesa in vista delle presidenziali 2024: «È un’incarnazione del ’presidente della vendetta’ nato dall’urgenza dell’estrema destra di reimpossessarsi di ciò che ha perduto: il potere». «È un appello ad accettare i veri desideri dei più dissidenti fra i sostenitori di Trump e rendere mainstream i loro sentimenti attraverso il medium dei meme». «Anche se Dark Maga non ha ancora preso piede significativamente c’è una distinta possibilità che lo faccia, e che cresca la sua influenza sulle elezioni del 2024».

Come gran parte dei movimenti online dell’estrema destra, oltre alla naturale predisposizione a tracimare nel mondo offline, Dark Maga è un concentrato di meme nel solco di una nuova iterazione dell’estetica di riferimento: in questo caso si tratta in genere immagini stile lo-fi di Trump e della sua cerchia su sfondi neri e rossi, raggi laser al posto degli occhi. Qui e lì appaiono vessilli tradizionali della destra più estrema: svastiche, soli neri, insieme alla paranoia degli infiltrati – la sinistra che secondo l’ex direttore di Breitbart News in Inghilterra, Raheem Kassam, produce i suoi «falsi» post e meme Dark Maga infarcendoli di riferimenti nazisti per screditare il movimento e «colpevolizzare» i bianchi.

L’ANALISI di Gnet evidenzia la natura già post alt-right, di Dark Maga, nata dalla risposta sdegnata di opinione pubblica, stampa e istituzioni a eventi come Unite the Right a Charlottesville nel 2017 e l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Un dopo in cui si punta sostanzialmente a far cadere ogni orpello istituzionale e democratico rimasto, se ne fossero rimasti, e a realizzare la vera promessa autoritaria del trumpismo. Un esempio: la pena di morte, su cui già Trump si era distinto durante il suo primo mandato riprendendo le esecuzioni federali – congelate da 17 anni – e in particolare negli ultimi mesi della presidenza quando la sua amministrazione si era imbarcata in quella che molti hanno definito una «strage»: 13 uccisioni di prigionieri, più di tutti gli stati Usa messi insieme quell’anno. Pena di morte invocata ora per gli oppositori politici: «Dure pene torneranno per spie, traditori e approfittatori del popolo americano. La pena definitiva», si legge in un tweet con hashtag Dark Maga.

Non a caso, una delle prime menzioni del fenomeno appare in un post del 12 marzo 2022 di @conan-esq che recita: «#DarkMaga è una richiesta estetica che Trump faccia suo un approccio più duro e concentrato al ruolo che solo lui può ricoprire. Ha avuto troppo buon cuore, troppa clemenza. DarkMaga esige che impari dai suoi errori». Come riporta Gnet, un utente di Twitter che si attribuisce la genesi della virata dark ha sostenuto in una diretta streaming di aver immaginato Trump come Napoleone in esilio pronto a sollevare «una fottuta armata» e indirizzarla «contro l’Europa e le élite».

ATTRAVERSATA dalla pseudo ironia altrettanto scura che contraddistingue le successivemanifestazioni della destra estrema su internet, #DarkMaga tende a riunire tutte le suggestioni di questa galassia settaria e centripeta, dai neonazisti a QAnon – «Fuck the storm (la tempesta in arrivo mantra di Q, ndr), get ready for the darkness», si legge in un meme su 4chan – sotto il comune denominatore di risentimento, reazione e accelerazionismo della crisi istituzionale innescata dal trumpismo.

ELON MUSK ha impresso la sua personale spinta rendendolo un fenomeno più mainstream: Wired scrive che dopo il suo discorso a Butler le valutazioni della memecoin (le criptovalute fondate sui meme) di Dark Maga sono schizzate alle stelle.
Nella sua analisi da destra del fenomeno, Raheem conclude che «Dark Maga è certamente in preda alla vertigine, alla prospettiva di ciò che è in arrivo. E ho la sensazione che ci metterà tutti nel migliore tipo di guai, ancora una volta». La vertigine della violenza annunciata.

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