L’extra time in video conferenza del sabato non cambia di una virgola l’accordo sulla giustizia già raggiunto, ma non firmato, venerdì in presenza alla camera. Adesso però si può chiamare accordo, malgrado con una capriola finale la Lega che ha accettato l’intesa di maggioranza annunci di voler insistere sugli emendamenti che la contraddicono. Restando in scia a Italia viva, che sulla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario ha mollato da giorni gli alleati di governo. Non a caso sono i due partiti che più puntano sulla campagna per cinque sì ai referendum sulla giustizia del 12 giugno. «Sui contenuti ci...