Dietro la scelta abbastanza eccezionale tra alleati di richiamare gli ambasciatori a Washington e Canberra per «consultazioni», venerdì sera, dopo la decisione dell’Australia di rompere il contratto con la Francia per l’acquisizione di 12 sottomarini, definita a Parigi di «gravità eccezionale», c’è molto più della stizza per la perdita di un affare, pure importante, dell’apparato militare-industriale del terzo esportatore mondiale di armi. Per il momento, Emmanuel Macron, non ha fatto dichiarazioni, ma ha mosso delle pedine, per manifestare una posizione politica nell’area Indo-Pacifico che si discosta da quella Usa. La Francia tenta da tempo una “terza via”, su cui vorrebbe...