Covid ormai detta l’agenda politica, come un parassita che invade tutto. Ieri all’ultimo Consiglio europeo dell’anno, che aveva un’agenda estremamente densa – rischio di guerra in Ucraina, crisi dei migranti al confine della Bielorussia, «bussola strategica» per la difesa comune, relazioni tra la Ue e l’Africa – gran parte del tempo del vertice concentrato questa volta in una sola giornata è stato speso in discussioni e giustificazioni sulle diverse strategie anti-Covid di fronte alla minaccia Omicron. IL COMUNICATO del Consiglio europeo non cita espressamente l’Italia e il Portogallo (o la Grecia e l’Irlanda), che hanno fatto a gradi diversi scelte...