Un ecumenico Tomaso Montanari, citando il sindaco La Pira e don Milani, lancia l’associazione “11 Agosto” che sarà presentata l’8 febbraio, ed entra ufficialmente nella campagna elettorale per le elezioni comunali di giugno. Lo storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena ribadisce che non si candiderà a sindaco. Piuttosto si accredita come “ricucitore” fra le diverse opzioni politiche in campo. Si va dal centrosinistra della candidata Sara Funaro alla sinistra di alternativa del candidato Dmitrij Palagi, senza dimenticare l’ormai “civica” ex assessora dem Cecilia Del Re, che ha lanciato il movimento “Firenze Democratica”.

Unica chiusura, nel campo larghissimo di centro e sinistra, quella ad Italia Viva della candidata Stefania Saccardi.
“L’associazione 11 Agosto – spiega Montanari – data della liberazione della città dal nazifascismo, si rivolge ai cittadini, a chi non vota da tanto tempo, alle persone prima che alla politica. Vuole creare un luogo di incontro per le tante realtà che hanno idee non dissimili ma sono frammentate. Credo che queste forze, Del Re, Palagi, Firenze Città Aperta, M5s, ci metto anche il Pd, potrebbero dialogare su un progetto comune, con un candidato sindaco di nessuno ma che li rappresenti tutti”.

La suggestione di Montanari deve fare i conti con un centrosinistra già lanciato verso l’appuntamento elettorale, seppur aperto al recupero di chi, a partire da Del Re ma senza escludere i renziani, con cui oggi governa Firenze e la Toscana e con uno sponsor forte come Eugenio Giani, potrebbe allargare ulteriormente la coalizione. Il Pd con i suoi attuali alleati – +Europa, Azione, Europa Verde, Laburisti, Sinistra Italiana e Volt – ha già avviato i tavoli sul programma. E questa sera al Palacongressi la candidata Sarà Funaro, nipote del sindaco dell’alluvione Piero Bargellini e attuale assessora al welfare, sarà la protagonista di “Insieme”, primo appuntamento pubblico “per raccontare una nuova visione della Firenze dei prossimi cinque anni”. Per giunta le denunce del critico d’arte su una città asservita al turismo non piacciono al Pd: “Montanari parla di una Firenze che non esiste – replica il segretario cittadino Andea Ceccarelli – narra di una città preda della speculazione e si appropria della data dell’11 agosto, patrimonio condiviso da tutti”.

Nella sinistra di alternativa che nel 2019 dette vita a “Sinistra progetto comune”, all’epoca con bersaniani e vendoliani oggi rientrati nel centrosinistra, le posizioni sono variegate. “Io l’8 febbraio ci sarò – anticipa Palagi candidato di Prc, Pap, Possibile e degli ex Sinistra italiana – Montanari afferma cose simili a quelle che diciamo noi. Però se vuole parlare ad esempio con Del Re non credo si possa lavorare ad un’alleanza: con il Pd e Firenze Democratica, che fin dalla nascita ha detto che avrebbe votato le delibere della maggioranza di cui fa parte, non ci possiamo alleare. Per il resto massima disponibilità”.

Dal canto suo l’associazione Firenze Città Aperta, cogliendo “tutta l’importanza dell’azione lanciata da Montanari per il merito della visione di città che sostiene”, guarda “a un’alleanza più grande con il M5S, ritenendo che in tale ambito vada affrontata anche la determinazione della candidatura a sindaco/a.”. Silenziosi i pentastellati fiorentini, da tempo divisi sul da farsi. Esplicita invece la candidata renziana Saccardi: “Ho letto di possibili interlocuzioni di Montanari con Del Re. Forse dovrebbe tener conto del fatto che negli anni in cui è stata in giunta ha condiviso con noi tutte le scelte fatte”.