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Contro la destra un lavoro di base per l’alternativa

Contro la destra un lavoro di base per l’alternativa

Sinistra Abbiamo partecipato all’assemblea che si è svolta a Roma il 27 maggio su invito di Claudio Grassi direttore della rivista Oltre il capitale, che, in risposta a tante sollecitazioni ricevute, […]

Pubblicato più di un anno faEdizione del 14 giugno 2023

Abbiamo partecipato all’assemblea che si è svolta a Roma il 27 maggio su invito di Claudio Grassi direttore della rivista Oltre il capitale, che, in risposta a tante sollecitazioni ricevute, ha creato le condizioni per questa giornata di confronto.

Una bella assemblea che ha richiamato molte e molti della galassia di sinistra arrivati da più parti d’Italia, che sentono la necessità di reagire al senso di impotenza per l’assenza di una sinistra di alternativa in grado di prefigurare un altro corso della storia.

Tanti temi affrontati dai presenti: ognuno con il proprio percorso alle spalle – per molti di noi convergente – e con la propria attuale collocazione – chi è nella Cgil, chi in Sinistra Italiana, chi in Rifondazione Comunista, chi in Art.1 (ma in contrasto con coloro che sono andati nel Pd), chi nel M 5S, chi ha scelto l’associazionismo e i movimenti, oppure ha smesso di militare attivamente e osserva in solitudine gli eventi.

Viviamo il momento peggiore che si ricordi: nella crisi di rappresentanza democratica, le destre al governo fanno man bassa delle tutele dei più fragili, dal mondo del lavoro alla sanità alla scuola pubblica. Le nuove generazioni sono state spodestate del loro futuro. La crisi climatica rimanda a una sistema economico onnivoro basato sul profitto, che sfrutta non solo la forza lavoro, ma le vite, la natura, ogni vivente. Mentre sullo sfondo internazionale prosegue la guerra, su cui si gioca la scommessa tra multipolarismo e unipolarismo, che rischia di diventare nucleare senza la necessaria mobilitazione e con la complicità del governo e di un pezzo dell’opposizione, agitando la bandiera dell’atlantismo costi quel che costi. E in questo quadro appunto manca la sinistra.

Dobbiamo avere il coraggio di dirci che ogni tentativo fatto per ricostruire una formazione politica non residuale capace di rappresentare i ceti sociali più deboli e di tenere aperta la prospettiva di una alternativa di società è fallito. Che la parabola distruttiva della sinistra, con i suoi ripetuti fallimenti, non l’abbiamo mai indagata fino in fondo per fare meglio. Non nella dimensione soggettiva, quella che ci riguarda e che ci interroga sui nostri limiti.

Si è proseguito invece senza sosta svuotandola della sua potenza trasformativa, riducendola a gestione del quotidiano e a un politicismo mai raggiunto prima, in cui la partecipazione democratica e la collegialità nelle decisioni, così come il dibattito interno, sono divenuti un intralcio.

Unico obiettivo sembra essere la prossima tornata elettorale, perdendo di vista l’orizzonte, il progetto di trasformazione , il superamento del capitalismo, del patriarcato, delle disparità crescenti a livello globale. Manca quel duro esercizio di analisi della realtà che si è andata sbriciolando sotto i nostri piedi.

Di questo sentiamo il bisogno e per questo occorre creare spazi di partecipazione veri che producano pensiero, azione e tutto l’impeto per rimettere in circolo le energie.

In molti territori stanno nascendo realtà associative che richiamano alla partecipazione. Si tratta di uno sforzo aggregativo che va sostenuto facendo rete.

E’ quello che nel nostro piccolo intendiamo fare, dando vita ad una associazione che si colleghi in modo costruttivo alle altre e provi a stimolare l’impegno politico. Le modalità le decideremo con quanti erano presenti e con chi sta mostrando interesse.

Pace, giustizia sociale, economia redistributiva e rispettosa dei limiti della terra. Sono questi i nostri punti di partenza per vincere il sentimento di paura cavalcato dalle destre in cui questi scenari rischiano di farci precipitare fino all’impotenza.

Ci vedremo in una ‘’due giorni’’ che si svolgerà a metà settembre, dove la discussione avviata verrà ripresa e avrà luogo un convegno di approfondimento sul tema della guerra e della pace che riteniamo essere questione prioritaria su cui faremo sentire la nostra voce. Non abbiamo paura!

*Maurizio Brotini, Sandro Fucito, Angelica Gatti, Linda Santilli, Stefano Vinti

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