Alla fine nella maxi inchiesta della Digos e della Procura di Torino contro esponenti dello storico centro sociale Askatasuna spunta anche il Kurdistan. Potrebbe stupire se non si tenesse conto dei precedenti giudiziari nel capoluogo piemontese: la pm Manuela Pedrotta è la stessa che trascinò di fronte al Tribunale di Sorveglianza di Torino cinque ex combattenti italiani delle unità popolari di autodifesa curdo-siriane, le Ypg e le Ypj, chiedendone la sorveglianza speciale. IL PROCEDIMENTO si chiuse con una misura di riduzione della libertà personale a danno di Maria Edgarda Marcucci (l’unica donna dei cinque), per due lunghi anni privata dei propri...