A soli sei giorni da cruciali elezioni nazionali, un tribunale del lavoro della capitale del Bangladesh emette una sentenza politicamente pesantissima. Sei mesi di carcere per il premio Nobel per la pace e imprenditore Muhammad Yunus, e per altri 3 imputati. Rei di aver violato la legge sul lavoro per non aver istituito un fondo di welfare per i lavoratori della Grameen Telecom, una delle aziende create dal “banchiere dei poveri”, conosciuto per la promozione del microcredito con la Grameen Bank. I quattro sono liberi su cauzione, in attesa dell’appello. E si dichiarano innocenti. «CHIEDO che il popolo del Bangladesh...