Commissione Ai, Amato lascia il posto a Benanti
Dopo gli attacchi Cambia tutto nella cosiddetta commissione algoritmi del Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi. Dopo gli attacchi subiti in conferenza stampa da Giorgia Meloni, Giuliano Amato ha annunciato di […]
Dopo gli attacchi Cambia tutto nella cosiddetta commissione algoritmi del Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi. Dopo gli attacchi subiti in conferenza stampa da Giorgia Meloni, Giuliano Amato ha annunciato di […]
Cambia tutto nella cosiddetta commissione algoritmi del Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi. Dopo gli attacchi subiti in conferenza stampa da Giorgia Meloni, Giuliano Amato ha annunciato di voler lasciare la presidenza e, in men che non si dica, al suo posto è stato nominato il teologo Paolo Benanti.
«È una commissione della presidenza del Consiglio, e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico», ha detto Amato. Giovedì Meloni aveva commentato alcune dichiarazioni dell’ex premier sulla Corte costituzionale dicendosi «basita». Il sottosegretario alcon delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, appresa la notizia, si è limitato a prendere atto della cosa e poi ha aggiunto: «Andiamo avanti con rinnovata determinazione nel lavoro intrapreso, consapevoli di quanto sia cruciale il settore dell’informazione e della necessità di indagare l’impatto dell’intelligenza artificiale su ogni suo aspetto portando alla luce opportunità, rischi, delineando perimetri etici e possibili sinergie a tutela dell’occupazione e del diritto d’autore».
A stretto giro è poi arrivata la nomina di Benanti, professore della Pontificia Università Gregoriana, e unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite. «In questi mesi di lavoro ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio – ha detto ancora Barachini -. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico».
Già da martedì la commissione comincerà a stendere c la prima relazione da consegnare a Meloni, che avrebbe individuato nell’intelligenza artificiale una delle priorità della presidenza italiana del G7.
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