Nel 1955, durante il discorso di insediamento nel suo scranno presso l’Académie française – voce, quest’ultima, che inaugura l’elegante volume alfabetico Cocteau A-Z di Luca Scarlini e Marco Dotti (Electa, volume completato da un ricco apparato fotografico, pp.232, € 34,00) – Jean Cocteau confessò a un certo punto di «assomigliare a quelli che stanno in equilibrio su una pila di sedie. Non manca niente per stabilire la somiglianza con questo pericoloso esercizio, nemmeno il tradizionale rullo di tamburi che lo accompagna». Una immagine malinconica doveva aver velato gli occhi inquieti dell’artista nel momento di massima gloria cui un letterato francese...