A Cipro il cambiamento climatico ha fatto anticipare di qualche settimana l’estate torrida: con la prima ondata di caldo, a inizio giugno, la colonnina di mercurio è schizzata fino a 45 gradi. Le attività lavorative all’esterno sono state vietate. Nessuna eccezione, invece, è stata fatta valere per i 53 richiedenti asilo – bambini, donne e uomini, provenienti da Siria, Sudan Afghanistan, Iran, Camerun – che da maggio sono intrappolati nella buffer zone Onu, l’area smilitarizzata controllata dai caschi blu delle Nazioni unite. Le persone sono prigionieri, senza aver commesso alcun crimine, in questa striscia di terra contesa. Nessuno ha idea...