Nell’inchiesta «Echidna» della Procura di Torino sulle mani della ‘ndrangheta negli appalti relativi alla manutenzione di strade e autostrade, in particolare l’A32 Torino-Bardonecchia, spunta un caso di voto di scambio, «non di carattere mafioso», riguardante le elezioni amministrative del 2021. Nel mirino degli inquirenti sono finite le disinvolte manovre del politico e manager Salvatore Gallo, 83 anni, dirigente in pensione di Sitaf (la concessionaria dell’A32), già potente notabile craxiano ai tempi del Psi, poi discusso «signore delle tessere» nel Pd, nonché padre del consigliere regionale dem Raffaele Gallo. «Se non mi trovi cinquanta voti ti tolgo il saluto». Così diceva...