Ciao Aldo
Lutto al manifesto E’ morto nella notte il nostro Aldo Garzia all’età di 68 anni. Firma storica de il manifesto, giornalista, saggista e scrittore. La camera ardente lunedì 11 aprile all’Ospedale San Camillo a Roma
Lutto al manifesto E’ morto nella notte il nostro Aldo Garzia all’età di 68 anni. Firma storica de il manifesto, giornalista, saggista e scrittore. La camera ardente lunedì 11 aprile all’Ospedale San Camillo a Roma
E’ morto nella notte il nostro Aldo Garzia all’età di 68 anni.
Era stato colpito solo una settimana fa – da un ictus, per la seconda volta dopo la prima di 8 anni fa dalla quale però si era con grandissima fatica ripreso. Stavolta purtroppo non ce l’ha fatta.
Firma storica de il manifesto, del quale è stato anche il primo storico a raccontarne, insieme alla scommessa politica del Pdup, le origini e la sua evoluzione, Aldo – legato profondamente alle figure intellettuali e politiche di Lucio Magri e Pietro Ingrao – ha seguito per più di venti anni le crisi internazionali nella redazione esteri del nostro giornale; e, anche come giornalista parlamentare, si è occupato di molte crisi politiche italiane.
Ha collaborato fino all’ultimo sulle nostre pagine: soltanto 9 giorni fa, ci ha inviato un prezioso articolo che, di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina, rifletteva sulla figura di Willy Brandt e sulla sua dimenticata Ostpolitik.
Giornalista, saggista e scrittore aveva una profonda sensibilità e una competenza inusitata. Saggio e insieme passionale, allegro e raffinato, questo era il suo stile. Che gli permetteva di sconfinare, come ha fatto con libri di rara intensità e originalità, dalla musica di Gino Paoli a Ingmar Bergman, da Che Guevara a Olof Palme, dall’amata Cuba al socialismo di Zapatero.
Aveva lavorato nelle redazioni di “Pace e guerra” e poi aveva diretto le riviste “Aprile” e “Palomar”.
Il nostro pensiero va alle sorelle Maurizia, Giovanna e Dora che abbracciamo, e a tutti/e quelli/e che gli hanno voluto bene. Già ci mancano i suoi consigli sempre azzeccati.
Perdiamo con dolore non solo un prezioso collaboratore, ma un amico e un compagno con il quale abbiamo cominciato l’impervio percorso che si chiama ancora il manifesto.
Chi volesse vedere Aldo potrà salutarlo lunedì 11 aprile tra le 8 e le 11,40 nella camera mortuaria dell’Ospedale San Camillo, salita San Carlo – traversa della Portuense, accanto al Forlanini a Roma.
Il cordoglio di Stampa Romana
Intellettuale, attento alle ragioni della sinistra, esperto di America Latina e Cuba, fine conoscitore del cinema o della musica leggera, Aldo Garzia con i suoi articoli ha segnato nel corso degli anni la storia del manifesto.
Iscritto all’Anpi, è stato anche un amico del sindacato.
Stampa Romana esprime il cordoglio per la sua scomparsa e porge le condoglianze alla sua famiglia e alla comunità di colleghe e colleghi del manifesto.
Segreteria ASR
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