Chi è l’ex grillino Köllensperger, sorpresa del voto in Alto Adige
Elezioni in Trentino Alto Adige Nel 2013, era candidato del M5s: con 1.333 preferenze e grazie ai resti del sistema «linguistico-politico» si era ritrovato in consiglio provinciale e in Regione. Studente del liceo dei francescani, iscritto ad Economia a Bologna senza arrivare alle laurea, aveva sposato Grillo & Casaleggio finché non si è sentito tradito
Elezioni in Trentino Alto Adige Nel 2013, era candidato del M5s: con 1.333 preferenze e grazie ai resti del sistema «linguistico-politico» si era ritrovato in consiglio provinciale e in Regione. Studente del liceo dei francescani, iscritto ad Economia a Bologna senza arrivare alle laurea, aveva sposato Grillo & Casaleggio finché non si è sentito tradito
Alla vigilia, il suo «Team» era davvero un’incognita. Paul Köllensperger, classe 1970, imprenditore del web e delle energie rinnovabili, sembrava al timone di una nave pirata: in lista Roland Hainz, ex Svp di Falzes; due sindaci Alessandro Beati (Vadena) e Peter Faistnauer (Campo di Trens) e Francesca Schir (presidente del consiglio comunale a Merano). Nel 2013, era candidato del M5s: con 1.333 preferenze e grazie ai resti del sistema «linguistico-politico» si era ritrovato in consiglio provinciale e in Regione. Studente del liceo dei francescani, iscritto ad Economia a Bologna senza arrivare alle laurea, aveva sposato Grillo & Casaleggio finché non si è sentito tradito. Senza arrendersi ha costruito, da solo, un’altra «piattaforma alternativa»: simbolo giallo come prima, il profilo dell’Alto Adige nel segno dell’autonomia. Domenica il sogno di Köllensperger è letteralmente esploso dentro le urne.
Non credeva nemmeno lui: oltre 43 mila voti pari al 15,2% e 6 consiglieri. Un trionfo scandito da “Se non ora quando poi?” scelto da Maria Elisabeth Rieder, medico di base a Bolzano eletta con 3.064 preferenze. Da oggi tutti dovranno fare i conti con il Team Köllensperger. «Non c’è nessuno dietro di noi, nessun gruppo di interesse. Siamo quelli che vedete» garantivano in campagna elettorale, «Amiamo questa terra, la vogliamo vedere ancora più libera e non ostaggio di un sistema che si fonda sulle convenienze personali».
NEL COMPLICATO PUZZLE politico del Trentino Alto Adige potrebbero perfino ritrovarsi nella stanza dei bottoni se la giunta con Svp, Verdi (e forse Pd) diventasse meno aleatoria. Di certo, sono già alternativi al monopolio della vecchia Stella Alpina in perfetta controtendenza rispetto ai sovranisti secessionisti come Eva Klotz. Il bollettino della vittoria del Team Köllensperger è spianato: 7,2% a Bolzano città, che diventa 18,1% in Val Venosta e il 20,2% in Val Pusteria fino all’eclatante 28,3% nel comprensorio della Val d’Isarco.
A Campo di Trens, plebiscito per Faistnauer che trascina la lista fino al 36,3% dei consensi. A Racines il Team viaggia al 32,4% e a Falzes al 31,8%. Perfino a Vipiteno un elettore su tre si affida al giallo e a Brunico la percentuale dilaga fino al 24,3%. Non basta: 25 dei 35 candidati raccolgono oltre 1.000 voti personali (nella Lega appena sei).
KÖLLENSPERGER RESTA un mistero fuori dai confini dell’Alto Adige. Ma ha le idee chiare: «Finalmente esiste una vera alternativa alla Svp. Per troppo tempo siamo stati governati da un unico partito». E con un sorriso malizioso aggiunge: «Gli accordi tra Svp e Lega sono a buon punto, anche se la vedo assai difficile per la Volkspartei governare a Bolzano con il Carroccio e poi presentarsi alle Europee con questo partito antieuropeista». Il suo «Team» ha già aperto la terza via.
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